La FIR: il club mantovano assente all’incontro del 2 maggio con gli staff medici
E’ arrivata la decisione della Corte Sportiva di Appello della FIR in merito al caso-Paz. Nel breve dispositivo pubblicato (consultabile a questo link, l’ultima in ordine cronologico) e in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, si legge che la Corte “respinge il reclamo così come proposto” da Viadana.
Tra gli articoli citati del Regolamento di Giustizia sulla base dei quali è stata presa la decisione, il n. 22 (Illecito sportivo), il n. 25 -29 (Illecito tecnico e illecito tecnico del soggetto affiliato), il n. 52 (competenza dei Giudici Sportivi) e il n. 63 (Competenza dei Giudici federali). Citati inoltre “il Processo HIA (Istruzioni operative) della Commissione Medica Federale e il Protocollo HIA della World Rugby”.
Sabato al San Michele si riparte dal 18-12 con cui Viadana ha sconfitto Calvisano allo Zaffanella nella semifinale di andata,
UPDATE ORE 19: il comunicato FIR che dà conto della decisione della Corte Sportiva d’Appello federale è accompagnata dalla seguente nota, che riportiamo integralmente.
La Federazione Italiana Rugby, a conclusione di una vicenda che tanto dibattito ha suscitato all’interno del movimento, desidera ribadire come l’unico fine dell’applicazione sperimentale del protocollo “Head Injury Assessment” sviluppato ed applicato dalla Federazione internazionale sia esclusivamente la prevenzione degli esiti dei traumi cranici, costituendo un protocollo prettamente medicale che non incide sul risultato dell’incontro.
Le quattro Società semifinaliste, in occasione tanto della riunione dei dirigenti dell’1 maggio che in quella degli staff medici del 2 maggio, erano state informate di come il protocollo sarebbe stato introdotto in via sperimentale, garantendo la piena collaborazione al processo di revisione successivo alla sperimentazione stessa.
Alla riunione tra la Commissione Medica Federale e gli staff medici dei Club semifinalisti di martedì 2 maggio erano presenti i rappresentanti degli staff medici di Patarò Calvisano, Petrarca Padova e Femi-CZ Rovigo.
L’applicazione del protocollo, seppur in via sperimentale, costituisce un significativo passo avanti nel processo di sviluppo del Campionato Italiano d’Eccellenza e nella sensibilizzazione di tutte le Società ad una maggiore attenzione alla salute dei giocatori, nonché un pieno allineamento alle richieste di World Rugby in relazione al player welfare nelle principali competizioni nazionali.
Il percorso avviato da FIR con l’introduzione sperimentale del Protocollo HIA nelle fasi finali del massimo campionato proseguirà come previsto con l’intento di progredire nel percorso di formazione e responsabilizzazione in materia degli staff medici, tecnici e dirigenziali delle Società.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.