Mantenere la categoria è più difficile che raggiungerla? Intervista a Presidente e capo allenatore
Dopo la vittoria nella finale di Parma contro L’Aquila, I Medicei hanno ottenuto la promozione nel massimo campionato italiano. Per la compagine toscana la prossima stagione sarà Eccellenza: un traguardo importante da parte di una società ambiziosa, il cui primo obiettivo è quello di confermare la categoria. Della stagione da poco conclusa, ma soprattutto di quella che attende la squadra, abbiamo parlato con il Presidente Giacomo Lucibello e con il tecnico Pasquale Presutti.
Presidente, un conto è essere favoriti e uno vincere sul campo. Un bilancio a 360° della stagione?
Non abbiamo mai aspirato ad essere più forti sulla carta ma lavorato per esserlo in campo. La stagione è andata bene e siamo contenti anche per ciò che successo fuori dal campo: siamo riusciti a coinvolgere ancora di più l’Amministrazione Comunale (il Sindaco Nardella era in tribuna per la semifinale contro Verona e al Lanfranchi, ndr) e il tessuto imprenditoriale. Tante persone ci hanno seguito a Parma in occasione della finale…Per noi vuol dire tanto, vuol dire avere le basi per dare continuità al progetto.
Per le neopromosse mantenere l’Eccellenza è a volte più difficile che raggiungerla
Sono ottimista, altrimenti nemmeno mi occuperei di rugby. Ci stiamo muovendo per coinvolgere sempre più persone e allestire una buona squadra per mantenere l’Eccellenza conquistata. Non vogliamo essere una meteora, poi chiaro che parla il campo. L’anno scorso abbiamo pianificato la squadra a febbraio, ora ci troviamo in una situazione diversa: la squadra non sarà rivoluzionata, ma sicuramente sono necessari innesti per disputare una categoria superiore.
Dopo Roma, l’Eccellenza ritrova una grande piazza
Fa bene alla città e alla Toscana, ma dovremo continuare con un progetto credibile dentro e fuori dal campo. Coinvolgere la città, portare persone allo stadio…Abbiamo ricevuto tante telefonate dai club della regione per farci i complementi e ringraziarci. Sentiamo la vicinanza del movimento toscano, su questo non c’è dubbio.
Vi rinforzerete anche fuori dal campo a livello societario e di organizzazione?
Una categoria superiore richiede nuove esigenze, dentro e fuori dal campo. E’ un aspetto a cui tengo molto: se sei strutturato, se investi nel marketing, se con gli sponsor non ti fai sentire solo per firmare e rinnovare i contratti ma li coinvolgi, se comunichi tanto, allora stai dando un servizio e si crea un ambiente solido. Investiremo molto nel settore marketing e nell’organizzazione societaria. Ciò significa anche, per esempio, allungare lo staff sanitario.
Coach Presutti resta al centro del vostro progetto tecnico?
Pasquale sarà con noi per altri due anni. La conferma l’abbiamo avuta prima della finale, quindi prima di conoscere la categoria: significa che stiamo costruendo un progetto credibile e testimonia la serietà e il professionismo di Pasquale. Avere la conferma da parte di un tecnico così esperto, per noi è motivo di grande orgoglio e indica che la strada è quella giusta. Senza dimenticare che dovremo migliorarci in tanti aspetti.
Coach, Serie A ed Eccellenza. Cosa cambia dal punto di vista tecnico e qual è la chiave per non fare le meteore?
Impatti fisici, organizzazione di gioco, c’è più lavoro sulla struttura fisica. La differenza c’è, però in anni recenti non mancano esempi di squadre che una volta arrivate in Eccellenza hanno fatto bene. Penso alle Fiamme Oro, a San Donà , a Reggio Emilia che quest’anno ha fatto molto bene. La differenza c’è, ma esiste anche all’interno dell’Eccellenza stessa se pensiamo alla differenza punti tra Calvisano prima e Viadana quarta. Ci stiamo organizzando con un progetto credibile: piedi per terra e consapevolezza che ci sarà da lavorare tantissimo. Ma lavoreremo per non fare le comparse: io e i ragazzi qualche soddisfazione vogliamo prendercela.
La squadra comunque verrà rinforzata
Ci stiamo adoperando e conto molto sull’entusiasmo e il fascino di una città come Firenze. Dovremo rinforzarci per arrivare pronti da subito. Ma se l’atteggiamento e la serietà del lavoro saranno quelli di quest’anno, abbiamo già una buona base di partenza.
Che Eccellenza ritrova?
Più o meno come gli altri anni. Tre squadre forti e poi lotta per il quarto posto: forse Mogliano ha avuto una flessione, ecco. Noi ci affacciamo dalla porta di servizio ma vogliamo raggiungere subito una posizione comoda.
Firenze è una città con tante opportunità extra sportive, con ampia offerta universitaria. Un vantaggio?
Ormai la strada è quella. Il professionismo puro è complicato e cerchiamo di stare al passo. Sicuramente penseremo a qualcosa per i ragazzi che desiderano iniziare o completare gli studi. Ma ripeto, l’ambiente è vivace e dinamico, le tribune piene, c’è la voglia di fare qualcosa di buono. Abbiamo risvegliato l’orgoglio e la tradizionale ovale fiorentina.
Pronostico secco. Calvisano o Rovigo?
Mi auguro sia una bella partita. Il fattore campo potrebbe essere determinante.
di Roberto Avesani
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