Terza coppa e Champions Cup: il punto della situazione

Giovedì sera l’incontro (acceso) FIR-Club. Treviso giocherà la Coppa regina

petrarca rovigo rugby

ph. Corrado Villarà

Si è tenuta nella serata di giovedì la riunione tra i Presidenti dei club di Eccellenza e il Presidente della Federazione Italiana Rugby Alfredo Gavazzi. Come è stato scritto nei giorni scorsi – e come lo stesso numero 1 FIR ha confermato a Milano nel corso della presentazione della finale di Eccellenza – si è discusso della partecipazione italiana alla Continental Shield (terza coppa europea).

La proposta avanzata ai club sarebbe stata quella di partecipare alla competizione con due franchigie: una sorta di doppia giovane selezione con cui competere in Continental Shield. Una selezione proveniente solo dalle prime quattro squadre classificate, da tutte e dieci o ancora solo dalle finaliste Calvisano e Rovigo? Non è chiaro, ma – ipotizziamo – il fatto che anche I Medicei fossero presenti lascia forse pensare ad un coinvolgimento di tutte le squadre. La risposta dei club sarebbe stata comunque un no secco.

 

Allestire una selezione è complicato dal punto di vista tecnico: chi sarebbe disposto a dare alcuni propri giocatori, magari importanti nell’economia della propria squadra, per farli giocare in giro per l’Europa in una competizione il cui valore tecnico/sportivo non è certo quello della Challenge? Con tutti i problemi del caso in termini di minutaggio, possibili infortuni e via dicendo.

Non solo, perché sul tavolo ci sarebbe stata anche la questione del contributo che ad oggi ricevono i club partecipanti alla terza Coppa, ovvero i primi quattro della classifica regolare. Come verrebbe gestito in caso di partecipazione con due selezioni? E qui i toni si sarebbero fatti molto accesi dopo la proposta di modificare l’attuale sistema di gestione del contributo (classifica alla mano, andrebbe alle quattro semifinaliste Calvisano, Rovigo, Petrarca e Viadana).

 

 

Treviso e un via dalla Champions altamente improbabile

E’ arrivata nella scorsa settimana la notizia che al termine della stagione 2017/18 i criteri per accedere alla Champions Cup dell’anno successivo saranno puramente meritocratici. Stop insomma al posto garantito per quanto riguarda le squadre celtiche, che fino ad oggi potevano contare su almeno una squadra per ciascuna Federazione qualificata per la Coppa Regina, indipendentemente dalla posizione raggiunta in classifica. Una decisione che aveva ricevuto il voto positivo anche dell’Italia (“La decisione di EPCR di prevedere la qualificazione automatica alla Champions Cup per le prime sette classificate del Guinness PRO12 non può che trovarmi dunque favorevole”, parole del Presidente Alfredo Gavazzi).

 

Le cose, scriveva All Rugby, potevano prendere però una piega diversa e più veloce, con la Benetton che già dalla prossima stagione cederebbe il posto ad una cugina celtica (in settima posizione sono arrivati i Cardiff Blues, poi sconfitti dallo Stade Francais nel primo playoff). C’è anche una dichiarazioni ufficiale – sempre del numero FIR – che va in questa direzione: “Non avrei nulla in contrario a che venisse posta in essere già dal 2017/2018”.

 

Ma questo è uno scenario che molto difficilmente potrà essere attuato. Treviso la prossima stagione giocherà in Champions Cup – l’8 giugno si scoprirà contro chi dopo l’estrazione dei Gironi – mentre a partire dalla stagione successiva entreranno in vigore le annunciate modifiche ai criteri di qualificazioni.

Benetton e FIR hanno parlato di cessione del posto? Sì, ma secondo quanto apprende OnRugby lo hanno fatto a metà di questa stagione, quando ancora non si conosceva il posizionamento finale in classifica dei Leoni. Ma soprattutto sarebbe stato un pour parler, un’ipotesi accennata ma mai concretamente percorsa. A pochi giorni dal sorteggio non è credibile uno scambio con Cardiff che avrebbe del clamoroso, anche perché le due Federazioni dovrebbero mettersi a discutere di cessione (o meglio acquisizione) del titolo sportivo, ed entrambe le squadre – Treviso e Bleus – già si stanno muovendo per programmare la stagione 2017/18 consapevoli del proprio destino e del budget a disposizione. Un cambiamento in corsa di tale portata non sembra al momento percorribile.

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