Splendida prova dei gallesi, partita chiusa già dopo mezzora con quattro mete. Secondo titolo nella storia della franchigia
DUBLINO – Gli Scarlets vincono con pieno merito il Pro12 2016/17 grazie a due straordinarie partite di play off nelle quali hanno battuto entrambe le migliori squadre irlandesi. Dopo aver sorpreso tutto il Pro 12 andando a battere Leinster a casa sua in semifinale, sono tornati a Dublino dopo una settimana per la finale distruggendo Munster all’Aviva stadium davanti a 44.500 spettatori (nuovo record per la finale della manifestazione). Il risultato della finale non è mai stato in discussione, la partita era già archiviata dopo mezzora con quattro mete, una condizione fisica splendida e un gioco alla mano di altissimo livello, che Munster non è mai riuscita ad arginare.
Le due partite di playoff hanno dimostrato che gli Scarlets hanno avuto il picco della propria stagione quando contava davvero. Certo, non aver raggiunto i play off di Champions Cup ha permesso loro di risparmiare tutte le energie fisiche e nervose che Leinster e Munster hanno dimostrato di non avere più. Però hanno anche dimostrato una capacità che alle due big irlandesi (soprattutto Leinster) è mancata: quella di giocare al meglio le partite decisive.
La cronaca. I piani di gioco sono quelli previsti: gli Scarlets come una settimana prima cercano di portare l’ovale sulle ali velocemente grazie alle molte buone mani in maglia rossa, mentre Munster calcia spesso con Murray e Bleyendaal. Dopo una fase di studio Munster vince la prima mischia ordinata (con introduzione gallese) e Bleyendaal può calciare dai 22 metri centrali perché gli Scarlets vengono penalizzati per comportamento non regolamentare: 3-0. Sembra l’inizio di una cavalcata di Munster e invece sarà l’inizio di un messacro peggiore della semifinale di Champions contro i Saracens.
I gallesi infatti rispondono subito con una splendida meta di Liam Williams che raccoglie all’ala destra un calcio di Patchell e schiaccia nell’angolo. Niente trasformazione ma dopo otto minuti gli Scarlets sono avanti. La meta conferma comunque l’enorme fiducia con cui giocano gli scarlatti. La battaglia si accende subito sui punti di incontro: al 17’ Saili gioca la palla da terra e manda in piazzola Patchell dai 40 metri centrali: palla fra i pali e 8-3. Subito dopo la capacità gli Scarlets nel portare la palla sulle ali spaccano in due la partita. Tre dimostrazioni in pochi minuti: al 22’ rubano l’ovale sui propri 22 a Zebo, palla in un lampo sull’ala sinistra e volata che permette a Evans di schiacciare a sinistra: Patchell trasforma ed è 15-3. Gli Scarlets ripetono l’azione ma stavolta si mangiano una meta già fatta con un ingenuo in avanti. La terza volta partono da molto più vicino e stavolta vanno da sinistra verso il centro portando Gareth Davies a schiacciare nel mezzo: 22-3 al 27’ e la partita sembra già più che finita. Lo diventa davvero tre minuti dopo, con la meta del terza linea Tadhg Beirne suglli sviluppi di una mischia ordinata sui cinque metri. La trasformazione di Patchell porta il punteggio sul 29-3 per gli Scarlets. Noi italiani siamo (purtroppo) abituati a essere sotto 29-3 dopo poco più di mezz’ora, gli irlandesi molto meno…
A questo punto i gallesi tirano un po’ il fiato e Munster va in meta con Bleyendaal sul finire del tempo dopo una pressione di alcuni minuti. È Bleyendaal che, ben servito da Murray, schiaccia vicino ai pali e trasforma per mandare i suoi al riposo sotto di “soli” 19 punti: 29-10.
Si ricomincia con gli Scarlets che fermano i primi impeti di Munster e ancora col gioco alla mano conquistano una punizione da 27 metri molto decentrata che Patchell manda fra i pali con freddezza per il 32-10. Da quel momento in pratica si gioca solo perché nel rugby non c’è il lancio dell’asciugamano. Munster gioca con orgoglio ammirabile ma gli Scarlets hanno buon gioco nel controllare la partita e portarla in fondo, mentre i loro tifosi, pochi per una finale che per loro è merce molto rara, festeggiano con canti.
Al 69’ è arrivata anche la quinta meta, ancora una volta grazie a un’azione alla mano che ha portato l’ovale sull’ala senza che la difesa riuscisse ad adeguarsi. Stavolta segna Van Der Merwe, con Patchell che trasforma per il 39-10.
Nei minuti finali tre mete: al 75′ Conway scappa sulla corsia destra e schiaccia, subito dopo tocca a Earls e infine a James Davies, per il 46-22 finale. Poi la cerimonia di premiazione in uno stadio ormai privo di tifosi di Munster, cioè praticamente semivuoto.
Munster: 15 Simon Zebo, 14 Andrew Conway, 13 Francis Saili, 12 Rory Scannell, 11 Keith Earls, 10 Tyler Bleyendaal, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Tommy O’Donnell, 6 Peter O’Mahony (c), 5 Billy Holland, 4 Donnacha Ryan, 3 John Ryan, 2 Niall Scannell, 1 Dave Kilcoyne
A disposizione: 16 Rhys Marshall, 17 Brian Scott, 18 Stephen Archer, 19 Jean Deysel, 20 Jack O’Donoghue, 21 Duncan Williams, 22 Ian Keatley, 23 Jaco Taute
Marcatori Munster
Mete: Tyler Bleyendaal (39′), Andrew Conway (74′), Keith Earls (77′)
Trasformazioni: Tyler Bleyendaal (40′, 78′)
Punizioni: Tyler Bleyendaal (6′)
Scarlets: 15 Johnny McNicholl, 14 Liam Williams, 13 Jonathan Davies, 12 Scott Williams, 11 Steff Evans, 10 Rhys Patchell, 9 Gareth Davies, 8 John Barclay (c), 7 James Davies, 6 Aaron Shingler, 5 Tadhg Beirne, 4 Lewis Rawlins, 3 Samson Lee, 2 Ryan Elias, 1 Rob Evans
A disposizione: 16 Emyr Phillips, 17 Wyn Jones, 18 Werner Kruger, 19 David Bulbring, 20 Will Boyde, 21 Jonathan Evans, 22 Hadleigh Parkes, 23 DTH van der Merwe
Marcatori Scarlets
Mete: Liam Williams (8′), Steff Evans (19′), Gareth Davies (27′), Tadhg Beirne (30′), DTH van der Merwe (69′), James Davies (79′)
Trasformazioni: Rhys Patchell (20′, 28′, 31′, 70′), Liam Williams (80′)
Punizioni: Rhys Patchell (17′, 43′)
di Damiano Vezzosi
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