Nuova Zelanda senza tre “top players”. Sfida Francia-Inghilterra in ottica World Cup
Il Sevens femminile vola in Canada, questo weekend, per la quinta e penultima tappa delle World Series 2016-2017. A Langford, sulla costa ovest, si affrontano le undici Nazionali inserite tra i “core teams”, più l’Olanda come squadra ospite.
La capolista Nuova Zelanda è stata sorteggiata nel girone A con l’Inghilterra (che finora non ha mai brillato), gli Stati Uniti e proprio le olandesi. La Pool B vede di fronte le padrone di casa canadesi con la sempre insidiosa Russia, la Francia e il fanalino di coda Brasile. Infine la Pool C, dove si sfidano Australia, Fiji, Irlanda e Brasile.
Le Black Ferns, che guidano la classifica con 10 punti di vantaggio sulle Wallabies campionesse olimpiche, arrivano in terra nordamericana forti di tre medaglie d’oro su quattro tornei finora disputati: in Giappone, un mese fa, hanno dimostrato di essere di livello decisamente superiore, trascinate da Michaela Blyde (26 mete e 130 punti per lei quest’anno) e Portia Woodman (23 mete e 115 punti stagionali, nonché regina incontrastata delle Series di tutti i tempi con ben 142 mete totali).
Proprio WonderWoodman, però, è tra le assenti illustri di questo weekend, insieme a Kelly Brazier e allo storico capitano Sarah Goss, che non aveva finora mancato nessun torneo delle Sevens World Series dal 2012. Le tre, infatti, sono rimaste a casa per preparare le International Rugby Women’s Series a XV che si terranno a giugno proprio in Nuova Zelanda.
La fascia neozelandese va quindi a Tyla Nathan-Wong, con diversi nuovi innesti nel VII “tuttonero”.
Il Canada, finalista a Kitakyushu, punta a sfruttare il fattore-campo per cercare la seconda vittoria dell’annata, con il piede sopraffino di Ghislaine Landry (che ha garantito finora alle Maple Leafs ben 180 punti in quattro tappe) e la grinta di Jen Kish e Bianca Farella a trascinare il team di casa.
Le canadesi ambiscono anche a raggiungere -e, perché no, scavalcare- le Aussies in seconda posizione, contando anche su qualche infortunio “di peso” in casa australiana (a partire Ellia Green, Emma Tonegato, Evania Pelite) dove è stato però annunciato il rientro del co-capitano Sharni Williams.
Fiji, Russia e Stati Uniti -tre squadre in otto punti- si giocano la quarta posizione. Le figiane hanno a disposizione una rosa competitiva e affiatata, con un’ottima difesa; le russe puntano innanzitutto sulla loro top player Elena Zdrokova (24 mete e 120 punti totali messi a segno quest’anno per questa ventenne già tra le migliori giocatrici del mondo), mentre le statunitensi di Naya Tapper (22 mete, 110 punti) mirano a tornare nella parte alta del tabellone dopo il mezzo scivolone in Giappone.
Interessanti anche le sfide in ottica qualificazione alla Coppa del Mondo del prossimo anno.
Quattro le squadre che saranno presenti “di diritto” a San Francisco 2018 in quanto semi-finaliste a Mosca nel 2013: Nuova Zelanda, Canada, Stati Uniti e Spagna.
Altri quattro (su 16 complessivi) i posti messi invece in palio dalle Series di quest’anno. Sono pressoché già in cassaforte le wildcard per Australia, Fiji e Russia; resta pertanto un solo accesso, per il quale è prevista battaglia tra Francia e Inghilterra.
Fase a gironi sabato con match dalle 19:30 alle tre del mattino (ora italiana) e sfide a eliminazione diretta domenica, nuovamente a partire dalle 19:30; semifinali in programma alle 23:20 e kick off della finale alle 2:30 nella notte tra domenica e lunedì.
Diretta streaming sul sito World Rugby.
Gironi:
Pool A: Nuova Zelanda, Stati Uniti, Inghilterra, Olanda
Pool B: Canada, Russia, Francia, Brasile
Pool C: Australia, Fiji, Irlanda, Spagna
Classifica: Nuova Zelanda 76, Australia 66, Canada 64, Fiji 50, Russia 46, Stati Uniti 42
di Francesco Rasero
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