La squadra di Eddie Jones controlla il match segnando tre mete
La partita inizia incanalandosi da subito sui binari della velocità e delle azioni spettacolari, ma per circa un quarto d’ora a latitare sono i punti sul tabellone, poi però il match si sblocca: su un calcio dal box dei Barbarians è Mike Brown a recuperare il pallone facendo ripartire l’azione inglese che, nelle praterie lasciate dalla difesa bianconera, trova la meta con la corsa vincente di Nathan Earle assistita dal riciclo perfetto di Sam James, il quale dall’esterno riesce a battere il suo uomo e far convergere l’ovale verso l’ala. La conversione non manca. E’ 7-0. Gli uomini di Eddie Jones prendono decisi il comando delle operazioni, la difesa nelle poche azioni in cui è sollecitata si rivela come al solito impenetrabile e in attacco i trequarti ben orchestrati dalla mediana Care-Ford crea i presupposti per altre marcature. Sam Underhill avrebbe anche la possibilità di segnare, ma sulla schiacciata del terza linea è il precedente in-avanti di Earle a negarli la gioia personale. Per trovare altri tre punti bisogna quindi arrivare sino alla mezz’ora quando George Ford, dopo aver sbagliato un piazzato centrale, trova i pali da posizione piuttosto centrale per il 10-0 dei campioni del Sei Nazioni. Negli ultimi dieci minuti della prima frazione quindi, succede poco: da registrare vi sono i numerosi cambi dalla panchina dei padroni di casa dovuti ad infortuni temporanei occorsi ai titolari in campo. Trovano quindi spazio Tom Curry, Richard Wigglesworth e Mike Haley in luogo di Underhill, Brown e Lozowski. Al quarantesimo, infine, su una punizione è ancora Ford a ritoccare il punteggio per i suoi, con il 13-0 che manda le squadre al riposo. Barbarians, per la verità, che risultano essere spenti e parecchio sottotono.
All’inizio della ripresa però gli ospiti reagiscono: Alex Goode riceve la palla e si proietta nei ventidue avversari servendo al largo Adam Ashley-Cooper, che resiste al tentativo di placcaggio avversario e schiaccia la palla nei pressi della bandierina. Ian Madigan converte per il 13-7.
L’Inghilterra, nonostante la meta subita, ritorna subito nella metà campo dei rivali ottenendo una punizione che ancora Ford trasforma. Il match non decolla, anzi diventa teso e non mancano le sanzioni disciplinari: a Jeremy Thrush viene annullata una meta dopo la revisione del TMO, per un in-avanti di un suoi compagno, mentre il pilone dei Barbarians Nariashvili finisce addirittura sul taccuino dell’arbitro vedendosi comminato un cartellino giallo. La confusione prevale sul rettangolo verde di Twickenham e il tempo scorre verso l’ottantesimo, senza particolari emozioni; neanche i cambi di Vern Cotter ed Eddie Jones smuovono particolarmente la situazione. A dodici giri di orologio dal termine, poi, la fiammata è ancora dell’Inghilterra. I britannici rubano palla e con un Curry slalomeggiante creano subito il break che lancia Nick Isiekwe a segnare sotto ai pali. I due punti addizionali ci sono. Si val sul 23-7.
I Barbarians però non ci stanno e sfruttando una touche nei pressi dell’area di meta avversaria vanno a segno Joe Tekori, che riceve la palla dal fondo della maul andando a sfondare la resistenza della difesa in maglia bianca. Madigan non sbaglia: è 23-14. Nell’ultimo minuto di gara, sembrano non esserci più emozioni ma in realtà la corsa di Ford-Robinson acccende l’attacco inglese. Ford riceve la palla e lancia Care nello spazio, che va in meta a tempo scaduto. Ford non converte. Finisce 28-14.
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Nathan Earle, 13 Sam James, 12 Alex Lozowski, 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Josh Beaumont, 7 Sam Underhill, 6 Chris Robshaw, 5 Nick Isiekwe, 4 Charlie Ewels, 3 Will Collier, 2 Jack Singleton, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 George McGuigan, 17 Ross Harrison, 18 Jamal Ford-Robinson, 19 Tom Ellis, 20 Tom Curry, 21 Mark Wilson, 22 Richard Wigglesworth, 23 Mike Haley
Marcatori Inghilterra
Mete: Nathan Earle (15), Nick Isiekwe (68), Danny Care (80)
Conversioni: George Ford (16, 69)
Punizioni: George Ford (30,40, 47)
Barbarians: 15 Alex Goode, 14 Timoci Nagusa, 13 Yann David, 12 Frans Steyn, 11 Adam Ashley-Cooper, 10 Ian Madigan, 9 Kahn Fotuali’i, 8 Facundo Isa, 7 Steffon Armitage, 6 Thierry Dusautoir, 5 Jeremy Thrush, 4 Patricio Albacete, 3 Census Johnston, 2 Richard Hibbard, 1 Mikheil Nariashvili
A disposizione: 16 Schalk Brits, 17 Ben Franks, 18 WP Nel, 19 Joe Tekori, 20 Gillian Galan, 21 Ruan Pienaar, 22 Robbie Fruean, 23 Horacio Agulla
Marcatori Barbarians
Mete: Adam Ashley-Cooper (42)
Conversioni: Ian Madigan (43)
Punizioni:
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