Pochi riflettori su Springboks e Bleus, ma non meno spunti di riflessione. Kick off alle 17
La serie tra Sudafrica e Francia ha la sfortuna di essere in contemporanea con l’evento dell’anno per quanto riguarda la palla ovale, ovvero il tour dei British & Irish Lions. Eppure, già dalla prima partita di sabato scorso Springboks e Bleus hanno dimostrato di poter suscitare notevole interesse intorno alle loro sfide, che vivranno il secondo atto oggi al Kings Park di Durban (kick-off alle ore 17:00). In gara-1 i padroni di casa hanno vinto con un punteggio largo (37-14), ma creando il break decisivo soltanto nel periodo del sin bin di Brice Dulin (parziale di 14-0), per cui è lecito attendersi una partita all’insegna dell’equilibrio vista la caratura delle due squadre.
Il successo di sette giorni fa ha ridato morale ad un ambiente sudafricano reduce da un 2016 disastroso, ma non ha ovviamente risolto tutte le problematiche per coach Coetzee (ad esempio: la difesa ha mancato ben 27 placcaggi). I passi in avanti si sono visti soprattutto in mediana, dove Jantjies e Cronjé hanno dimostrato un buon amalgama e ottime capacità di playmaking, e nella coppia dei centri con Serfontein e Kriel (quest’ultimo sarà s0stituito da Lionel Mapoe, per quello che è l’unico cambio – forzato – di Coetzee).
Per quanto riguarda la Francia, invece, non sembra esserci nulla di nuovo all’orizzonte. Da un lato i transalpini hanno evidenziato le consuete grandi qualità nel muovere l’ovale e nel riciclarlo in situazioni improbabili, ma dall’altro è parso evidente come Guy Noves non sappia saputo ancora dotare la nazionale di un’organizzazione e di una struttura di gioco efficace, sia in attacco che in difesa. Da sottolinare, in particolare, una percentuale (molto bassa a questo livello) del 76% nei placcaggi completati, e i soli 5 break creati (un netto peggioramento rispetto al Sei Nazioni). Le cose, però, potrebbero migliorare a Durban con gli otto cambi operati dall’ex allenatore di Tolosa, che potrà contare sui giocatori impegnati nella finale di Top 14 tra Tolone e Clermont: grande attesa per Damian Penaud, centro classe 1996, mentre è da tutta scoprire una mediana fantasiosa formata da Trinh-Duc e Serin. In prima linea ritornano anche Slimani e Guirado, che alzeranno il livello del confronto in mischia chiusa.
Sudafrica: 15 Andries Coetzee, 14 Raymond Rhule, 13 Lionel Mapoe, 12 Jan Serfontein, 11 Courtnall Skosan, 10 Elton Jantjies, 9 Ross Cronjé, 8 Warren Whiteley (c), 7 Oupa Mohoje, 6 Siya Kolisi, 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Steven Kitshoff, 18 Coenie Oosthuizen, 19 Pieter-Steph du Toit, 20 Jean-Luc du Preez, 21 Francois Hougaard, 22 Frans Steyn, 23 Dillyn Leyds
Francia: 15 Scott Spedding, 14 Yoann Huget, 13 Damian Penaud, 12 Gaël Fickou, 11 Virimi Vakatawa, 10 François Trinh-Duc, 9 Baptiste Serin, 8 Louis Picamoles, 7 Kévin Gourdon, 6 Yacouba Camara, 5 Romain Taofifeuna, 4 Yoann Maestri, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Jefferson Poirot
A disposizione: 16 Clément Maynadier, 17 Eddy Ben Arous, 18 Uini Atonio, 19 Julien le Devedec, 20 Bernard le Roux, 21 Antoine Dupont, 22 Jean-Marc Doussain, 23 Nans Ducuing
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