Il coach della mischia Wallabies applica la Ewing Theory agli Azzurri
Si chiama The Ewing Theory: una squadra gioca meglio quando manca il suo giocatore più forte. Perché tutti danno più del 100%, perché manca la propria star, perché fare bene diventa una sfida prima ancora che un compito. Un po’ come quando resti in 14 ma tiri fuori una prestazione con la P maiuscola. Questo pensa Mario Ledesma dell’Italia senza Parisse.
L’indimenticato tallonatore Pumas, ora allenatore della mischia Wallabies, ha parlato del match di sabato contro gli Azzurri. “E’ uno dei numeri 8 più forti al mondo – ha dichiarato in conferenza stampa – Ma credo che ora come ora, l’Italia giochi meglio senza di lui”. Il perché è presto detto: “Quando è in campo, tutto gira attorno a lui. Porta palla, chiama le giocate in mischia e touche, dice cosa fare. Credo che in sua assenza, gli altri giocatori possano avere una buona occasione per esprimersi”.
“Sia chiaro – prosegue l’84 caps – non voglio togliere assolutamente nulla alla sua qualità, lo conosco bene, è un giocatore eccellente. Ma credo che la squadra giochi meglio in sua assenza”.
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