I Wallabies, alle prese col nodo Super Rugby, cercheranno una vittoria larga. O’Shea: pressione, pressione, pressione
Il terzo incontro del tour estivo degli Azzurri è il più difficile e andrà in scena quando in Italia saranno le 7 di mattina di sabato, con diretta Sky Sport. Al Suncorp Stadium di Brisbane la squadra di coach O’Shea affronta l’Australia padrona di casa, reduce dalla bruciante sconfitta contro la Scozia della scorsa settimana costata anche il terzo posto nel Ranking mondiale a beneficio dell’Irlanda. Minto e compagni sono attesi da un match difficilissimo, contro una squadra che – pur non essendo quella della finale Mondiale – resta di assoluta qualità, nei singoli prima ancora che nel gioco collettivo.
Qui Australia: una vittoria larga per dimenticare temporaneamente i problemi
Il momento Union per l’Australia non è certo dei migliori. Negli ultimi 15 anni il numero di persone che attivamente praticano rugby a 15 in Australia è crollato da 148.000 a 55.000, un calo del 63% e che posiziona il rugby Union al 26° posto nella classifica degli sport più praticati: ben più avanti Rugby League (17) e Aussie Rules (8). Non aiutano certo i risultati nel Super Rugby: per le franchigie australiane sono arrivate fin qui 46 sconfitte su 65 partite disputate. La Federazione è anche alle prese con il nodo relativo alla struttura del torneo: nei giorni scorsi si è tenuto l’Extraordinary General Meeting (EGM), ma pare che la ARU ancora non si sia sbilanciata su chi – verosimilmente tra Rebels e Western Force – dovrà salutare la competizione a partire dal prossimo anno.
In tutto questo è arrivata la convincente vittoria contro le Fiji: 37-14 con belle mete al largo, a dimostrazione che quando muovono palla i Wallabies fanno male e possono contare su alcuni finishers di prim’ordine. Poi però la Scozia si è ripresa quanto lasciato sul campo alla Rugby World Cup 2015 e l’anno successivo, con Michael Cheika che per l’impegno di Brisbane ha cambiato sei giocatori di quella squadra.
Qui Italia: contrastare chi cerca una vittoria di qualità
“Pressione sull’Australia e rispetto del nostro piano di gioco: saranno queste le chiavi della partita di sabato contro i Wallabies”. Con queste parole ha presentato Conor O’Shea l’impegno di sabato. Un impegno tanto più difficile alla luce proprio della sconfitta contro gli Highlanders: “L’Australia è una grande squadra, ferita dalla sconfitta interna contro la Scozia, e vorrà chiudere questo trittico di partite con una vittoria di qualità contro di noi. Non glielo dobbiamo permettere. Dobbiamo scendere in campo e giocare da Italia, sapendo che sarà una gara molto più difficile di quella contro Fiji”.
Come sempre poi, il tecnico irlandese ha guardato anche al medio e lungo periodo del movimento Italia, partendo proprio dalla tournée. “La squadra è cresciuta in queste settimane e, nonostante so quanto sia difficile per quei ragazzi che non hanno avuto l’opportunità di giocare, tutti hanno contribuito a questo tour, nel corso del quale abbiamo già consegnato quattro nuovi caps e potremmo avere un quinto esordiente sabato, con Marco Lazzaroni pronto ad entrare dalla panchina. Inoltre – ha detto O’Shea – abbiamo permesso a molti giovani di acquisire importanti esperienze”. Fiducia è come sempre la parola d’ordine: “Non ho dubbi che se continueremo a fare i cambiamenti che stiamo apportando al sistema e manterremo questo incredibile spirito di gruppo e questo entusiasmo l’Italia tornerà nelle prossime stagioni ad occupare il posto che le spetta sulla scena internazionale“.
Gli Azzurri hanno tenuto nei giorni scorsi una seduta dedicata alle prese aeree assieme a Daniel Archer, giocatore di Aussie Rules.
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