Gli ospiti si accendono a sprazzi, ma l’ultima mezzora è senza storia: neozelandesi superiori per ritmo ed esecuzione
Al secondo minuto i Lions cercano di mettere subito in chiaro le cose. Dopo alcune cariche ben controllate dagli All Blacks, Jonathan Davies punisce la difesa troppo larga all’esterno e premia il sostegno di Conor Murray, placcato quanto basta da Aaron Smith per evitare la meta; l’ovale viene trasmesso a Daly alla bandierina ma Dagg è straordinario nel tenere alto l’inglese e nel trascinarlo in touche. Occasione d’oro a parte, i Lions però dimostrano di poter mettere in apprensione i neozelandesi soprattutto con i calci dal box di Murray.
Al 13′ i primi punti della serie sono dei padroni di casa con un piazzato di Barrett, che arriva dopo un paio di sfuriate neozelandesi (con lo stesso Barrett che testa la difesa Lions con il suo cross kick, su cui Watson si fa trovare ben posizionato per la presa al volo e il mark). Nei minuti successivi gli All Blacks alzano i giri del motore, tornano a schiacciare i Lions nei loro 22 e conquistano un altro calcio di punizione; Smith gioca velocemente, Dagg allarga per Taylor che raccoglie a fil di erba un pallone complicatissimo e schiaccia all’angolo (10-0). Dopo la meta i campioni del mondo sembrano togliere il piede dall’acceleratore, ma gli uomini in rosso fanno fatica a dare continuità al proprio gioco e a creare i necessari dubbi alla difesa neozelandese. Un cross kick di Farrell trova pronto Daly all’ala, ma l’inglese non riesce a servire Davies con un offload; si torna sul vantaggio, dalla penaltouche successiva gli All Blacks vengono puniti da Peyper e Farrell può sbloccare il tabellino al 31′. Nel frattempo, i padroni di casa sono stati costretti a sostituire sia Ben Smith che Ryan Crotty a causa di concussion; al loro posto Cruden e Lienert-Brown, con Barrett spostato ad estremo.
La risposta di Barrett arriva poco dopo per il 13-3, ma al 36′ dal nulla i Lions creano un capolavoro: Liam Williams riceve palla nei suoi 22, manda a vuoto Read e buca la difesa con una corsa di 50 metri che spiega perché Gatland abbia scelto di schierarlo titolare; l’offload del gallese premia la corsa di Jonathan Davies, che scambia l’ovale con Daly sull’esterno prima di servire con i tempi giusti un puntuale Sean O’Brien, che firma una delle mete più belle nella secolare storia della selezione. Farrell manca una fondamentale conversione e si resta sul 13-8. L’ultima azione del tempo è per i padroni di casa, ma si conclude con un nulla di fatto.
La ripresa inizia con un’altra fiammata del triangolo allargato dei Lions, con la gentile partecipazione del solito Jonathan Davies che alimenta le corse di Williams, Daly e Watson fin sui 5 metri neozelandesi. Peyper punisce l’indisciplina dei padroni di casa, gli ospiti optano per la touche ma perdono due volte l’ovale nel giro di un minuto. Gli All Blacks ricacciano indietro i Lions, ma di fatto restituiscono palla ai back-three in maglia rossa, non esattamente un’ottima idea: Williams lancia nello spazio Watson con un passaggio rovesciato e l’ala inglese semina ancora il panico tra i tuttineri, prima di essere fermato. Gatland, insomma, ci ha visto lungo – sebbene il punteggio resti sul 13-8 dopo alcuni minuti di grande rugby.
Ad Auckand, intanto, inizia a piovere e contestualmente il ritmo si abbassa. Gli All Blacks tornano ad avere maggiore possesso, gli uomini di Gatland reggono l’impatto ma vengono sorprendentemente arati in mischia dai neoentrati Crockett e Faumuina: la piattaforma è troppo ghiotta per non poter essere sfruttata e difatti porta alla meta di Ioane alla bandierina, dopo che il TMO controlla un possibile in avanti di Read nella raccolta) (che invece fa solo un offload superbo da terra). È un colpo durissimo per i Lions, soprattutto per la poca competitività della mischia nella situazione.
Dopo la meta gli All Blacks dimostrano di essere più che mai in controllo del ritmo e del possesso, praticamente a senso unico dal 50′ in poi. Barrett allunga ulteriormente sul 23-8 dopo un fallo degli ospiti in zona rossa, ma per i Lions non c’è un momento di respiro: i neozelandesi tornano a bussare con convinzione nei 22 avversari, mostrando un’evidente differenza di cilindrata, di velocità e di reattività. Soltanto una rimessa laterale rubata da Itoje riesce a togliere un po’ di pressione dagli uomini di Gatland, che faticosamente provano a risalire il campo e a sfruttare la combo Sexton-Farrell. Sulla penaltouche successiva nei 22 All Blacks, però, Whitelock restituisce il favore a Itoje e toglie le castagne dal fuoco per i suoi.
Al 70′ arriva il definitivo colpo di grazia: Liam Williams non controlla un pallone alto, il rimbalzo favorisce Ioane che brucia Daly sulla corsa e marca il 30-8. Negli ultimi dieci minuti i Lions provano a marcare la meta della bandiera, con gli All Blacks che comprensibilmente alzano il piede dall’acceleratore dopo aver asfissiato gli ospiti per oltre mezzora. Con il cronometro già oltre l’80’, è Webb a trovare il varco nella difesa neozelandese e a marcare il 30-15 finale. Gli All Blacks vincono il primo round.
Nuova Zelanda: 15 Ben Smith, 14 Israel Dagg, 13 Ryan Crotty, 12 Sonny Bill Williams, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Sam Cane, 6 Jerome Kaino, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Nathan Harris, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Scott Barrett, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Aaron Cruden, 23 Anton Lienert-Brown
Marcatori All Blacks
Mete: Taylor (17), Ioane (55, 70)
Conversioni: Barrett (17, 55)
Punizioni: Barrett (13, 33, 61)
British and Irish Lions: 15 Liam Williams, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Davies, 12 Ben Te’o, 11 Elliot Daly, 10 Owen Farrell, 9 Conor Murray, 8 Taulupe Faletau, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony (c), 5 George Kruis, 4 Alun Wyn Jones, 3 Tadgh Furlong, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Ken Owens, 17 Jack McGrath, 18 Kyle Sinckler, 19 Maro Itoje, 20 Sam Warburton, 21 Rhys Webb, 22 Jonathan Sexton, 23 Leigh Halfpenny
Marcatori British & Irish Lions
Mete: O’Brien (36), Webb (80+2)
Conversioni: Farrell (80+2)
Punizioni: Farrell (31)
di Daniele Pansardi
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