Il ct dei campioni torna sull’episodio del terzo test match. Intanto, Gatland non chiude le porte al Tour del 2021
A caldo Steve Hansen aveva evitato di parlare della decisione di Romain Poite sulla punizione concessa agli All Blacks nei minuti finali dell’ultimo test match contro i British & Irish Lions, poi ridimensionata ad una semplice mischia in favore dei neozelandesi dopo l’intervento del TMO. L’episodio ha avuto (sta avendo e avrà) una grande risonanza mediatica, e lo stesso Hansen alla fine si è espresso in merito alla controversa chiamata dell’arbitro francese sulla volontarietà o l’accidentalità del fuorigioco di Ken Owens sul restart degli All Blacks. “Penso che ci abbiano pensato troppo. Se lui avesse seguito il suo istinto avrebbe preso la decisione giusta. Se fosse stato accidentale, il gioco sarebbe andato avanti, Lienert-Brown avrebbe segnato sotto i pali e noi non avremmo questa conversazione – ha dichiarato il coach neozelandese a AFP – Poite però ci ha pensato troppo e ha fatto un errore. Scommetto che non si sentirà bene a riguardo”.
Per Hansen, tuttavia, il problema sta nel fatto che le regole del gioco sono aperte a fin troppe interpretazioni. Secondo l’allenatore dei campioni iridati, una soluzione dovrebbe essere trovata ai piani alti del rugby mondiale: “L’errore umano ci sarà sempre. Ma quello che dovremo fare è aiutare i direttori di gara, non starci alla larga. E’ una questione che deve essere affrontata da World Rugby, dobbiamo facilitare l’arbitro e far sì che sia più facile per loro dirigere una gara”.
#Gatland2021? Mai dire mai…
Dall’altra parte, Warren Gatland si gode il momento e il suo record da capo allenatore dei British & Irish Lions, con cui ha vinto una serie in Australia nel 2013 e ha pareggiato una serie per molti già indirizzata verso il 3-0 All Blacks. Il coach neozelandese è riuscito a prendersi una gran rivincita contro i suoi detrattori nel Regno Unito, in Irlanda e nella stessa Nuova Zelanda, dimostrando di essere uno dei migliori allenatori nella storia recente del mondo ovale. E se fosse sempre il ct del Galles a guidare i Lions nel 2021 in Sudafrica?
“Deve passare ancora tanta acqua sotto i ponti prima del 2021 – ha dichiarato Gatland a Sky Sports – Eddie Jones ha fatto il suo nome, no? Ora sono concentrato sul Galles, sui test match autunnali e poi sulla Coppa del Mondo 2019. Arriverò fino a lì, se non decideranno di sbarazzarsi di me prima”. Il neozelandese, in ogni caso, non esclude a priori un terzo mandato con la selezione in maglia rossa: “Mai dire mai. Se ci sarà un’opportunità di pensare al 2021, vincere due tour e pareggiarne uno non sarebbe un brutto risultato”.
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