Tre certezze verso il 2020: presenza celtica, necessità di programmare, Zebre senza tempo

Ducali ancora una volta costretti ad una stagione a vista. Per le sudafricane bisogna invece attendere martedì

pro12 benetton treviso zebre rugby

ph. Sebastiano Pessina

L’ufficialità ufficiosa è arrivata nella serata di martedì, al termine dell’incontro di Roma tra Martin Anayi, Direttore Operativo del Pro12, e il Presidente della FIR Alfredo Gavazzi. La grande incognita riguardava la presenza o meno di due squadre italiane nel torneo celtico fino al termine dell’accordo siglato con il Board celtico (2020). Ebbene, l’Italia continuerà a partecipare con due formazioni, che saranno Benetton Treviso e Zebre.

La presenza dei ducali era sembrata in forse fino all’ultimo: tra tweet di giocatori che si interrogavano sul proprio futuro, voci sempre più insistenti di mancate iscrizioni e staff amministrativo/organizzativo a cui non è stato né rinnovato il contratto né proposto uno nuovo, il timore che i ducali potessero non partecipare era se non forte quantomeno fondato. Per fortuna, si è evitato uno scenario che nemmeno riusciamo ad immaginare.

Adesso però viene il difficile. Aver garantito la presenza delle due squadre fino al 2020, fissa un limite temporale entro cui è necessario riuscire a programmare, evitando quella navigazione a vista che ha caratterizzato l’ultima stagione alla Cittadella. Una programmazione tecnica, con il coordinamento tra Bradley e O’Shea, ma anche gestionale per quanto riguarda diritti televisivi e quant’altro da parte della Federazione.

 

 

Gavazzi sulle Zebre e su Padovani

Ma a Roma si è discusso anche della questione soci paritari del Pro12: avremmo dovuto già esserlo e invece ancora niente. “La situazione è in sviluppo: quest’anno o l’anno prossimo – spiega il Presidente Gavazzi in un’intervista pubblicata sulla stampa veneta – Più probabile l’anno prossimo. Ma ci tengo a sottolineare che non sono in discussione la partecipazione delle squadre italiane al Pro 12”. Si è parlato poi di Zebre (“Anayi ha chiesto delucidazioni sulla situazione”): il numero uno FIR a proposito della difficile situazione dei ducali dice che “sono cose che si leggono sulla stampa” e conferma che l’Amministratore unico (della nuova società, ndr) sarà Andrea Dalledonne. Capitolo giocatori: “rileviamo i contratti dei giocatori. Anche nel caso di Padovani andato a Tolone vedremo come finirà” (il giocatore ha iniziato ad allenarsi ma ancora non può essere presentato).

Ad OnRugby risulta che al momento vi sia un solo dipendente dello staff societario contrattualizzato: senza segreteria e ufficio marketing e commerciale, anche solo immaginare una campagna abbonamenti è pura utopia. Latitano annunci di nuovi giocatori, lo staff tecnico già opera ma ancora non è stato presentato e al campionato mancano meno di due mesi. Difficile pensare che non sarà un’altra stagione a vista dentro e fuori dal campo.

 

 

L’incontro di martedì decisivo per il Sudafrica 

Venerdì 14 luglio Kings e Cheetahs giocheranno al Nelson Mandela Bay Stadium di Port Elizabeth la loro ultima partita in Super Rugby. Martedì a Dublino il Board del Pro12 discuterà del loro ingresso nel torneo celtico? Avverrà da subito o dalla prossima stagione? Se l’ingresso sudafricano sembrava già scontato, con le squadre che hanno rinviato la campagna abbonamenti e sospeso la produzione di maglie in attesa di nuovi loghi, dall’incontro di Roma è emerso invece che il passo potrebbe essere meno affrettato.

Dovessero entrare da subito, il quadro sembra tracciato come abbiamo scritto nei giorni scorsi: due Conference, prime tre ai playoff, 500.000 Euro extra alle squadre per la trasferta sudafricana, raddoppio dei diritti televisivi.

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