Il tallonatore ha parlato del ritorno in Eccellenza. E della stagione che lo aspetta
Dopo tre stagioni a Treviso e due alle Zebre, Davide Giazzon è tornato in Eccellenza per indossare la maglia di Mogliano, club con cui ha mosso i primi passi ovali. Il tallonatore classe 1986 e 29 caps ha parlato al sito del club veneto della nuova avventura che lo aspetta nel massimo campaionato nazionale.
“Eccitazione e forte desiderio di nuove soddisfazioni, questo è quello che sento in questo momento dopo la mia decisione di tornare a Mogliano”, esordisce Giazzon. “Ho voglia di condividere la mia esperienza, di tornare a casa per potermi mettere in gioco di nuovo dove ho iniziato e raggiungere ancora altri obiettivi. Mogliano è una società che ha alle spalle uno Scudetto, penso che abbia voglia di rimanere tra le grandi Società di Eccellenza”.
Il club inizia questa stagione una nuova pagina della sua storia, con un nuovo tecnico: “Abbiamo un progetto da sviluppare, nuovo, con uno staff rinnovato. Ho gia parlato con il nuovo coach e mi sto già allenando proprio per iniziare fin da subito a dare il meglio. Ci sarà molto da lavorare ovviamente, ma con l’entusiasmo potremo riuscire ad arrivare in alto”.
A livello di impegno non cambierà nulla: “Le responsabilità che sento venendo a Mogliano non cambiano, sia che giochi in Pro12, in Eccellenza, serie A o altre competizioni, un giocatore di rugby deve sempre essere responsabile e dare sempre il meglio nella situazione in cui si trova”. Ma a livello personale, arriva un Giazzon profendamente cambiato da quello che nel 2008 lasciò il Veneto: “Aver girato tante società, comprese le esperienze in nazionale tra Sei Nazioni e Coppa del Mondo mi ha dato molto, ogni momento, ogni partita, ogni allenatore o compagno ti dà qualcosa che ti fa crescere e migliorare“.
Una parola infine sul nuovo gruppo di compagni: “Muovo, giovane, io forse sarò il più vecchio di tutti ma la cosa non mi fa paura, so solo che dovrò sudare il doppio perchè i giovani avranno molta voglia di mettersi in luce. L’importante è che il gruppo sia coeso e con voglia di fare, così potremmo toglierci grandi soddisfazioni”.
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