Le reazioni del Ceo della lega celtica, del presidente Alfredo Gavazzi e di coach Conor O’Shea
Il Pro14 ha preso ufficialmente forma. In mattinata è arrivato l’annuncio della nuova competizione che partirà il prossimo mese e che comprenderà le franchigie sudafricane dei Kings e dei Cheetahs, per quella che può essere considerata a tutti gli effetti una vera e propria rivoluzione nel panorama mondiale della palla ovale. Ne è ben consapevole Martin Anayi, Ceo della lega celtica: “L’ingresso di Cheetahs e Kings è l’inizio di un nuovo capitolo per la Guinness Pro14 come un campionato globale – ha dichiarato – Questa mossa è la prova delle nostre ambizioni nel far crescere il gioco oltre i nostri confini […] L’espansione è nel dna del torneo. Raggiungere quest’obiettivo in soli tre mesi è un risultato sorprendente – ha continuato Anayi – Per tutti quelli coinvolti questa è un’opportunità d’oro per fare qualcosa di unico nel rugby […] La Guinness Pro14 sarà uno dei tornei di rugby più unici al mondo”.
Il nuovo format del Pro14 e le Conference
Ha commentato la svolta anche Jurie Roux, Ceo della Federazione sudafricana: “Questo sviluppo è tanto stimolante quanto il lancio del Super Rugby nel 1996. […] È una fantastica opportunità per il nostro rugby di allargare i nostri orizzonti. Il prossimo anno le province sudafricane giocheranno in 11 Paesi su cinque continenti”.
In Italia, la notizia è stata accolta con soddisfazione dal presidente Gavazzi: “L’ingresso di Cheetahs e Southern Kings apre nuovi, interessanti scenari per il Guinness PRO14 sportivo e commerciale, rendendo ancor più appetibile un torneo già di grande caratura e che ha per FIR un ruolo strategico nello sviluppo del nostro rugby di alto livello. Il PRO14, in linea con la tendenza generale, ha deciso di allargare i propri orizzonti ed il coinvolgimento sudafricano, con la conseguente revisione della formula della manifestazione, aggiungerà emozioni e nuove sfide per i nostri migliori atleti, che avranno la possibilità di confrontarsi con regolarità con uno dei movimenti rugbistici più strutturati e competitivi al mondo”.
Sulla questione si è espresso anche Conor O’Shea, che ha definito “molto interessante” l’ampliamento della competizione, soffermandosi poi anche sulle Zebre: “Sono sicuro che le Zebre seguiranno rapidamente la retta tracciata dal Benetton creando una struttura solida su cui costruire e che le nostre due franchigie ci guideranno verso la giusta direzione. Il Guinness Pro14 offrirà nuove eccitanti sfide sia per i giocatori che per i supporters”.
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