La SARU starebbe prendendo di petto la partecipazione. E poi ci sono i figlioli prodighi
Un dubbio accompagna l’ingresso di Cheetahs e Kings nel rinnovato Pro14. Saranno in grado di competere le due squadre sudafricane dai risultati peggiori degli ultimi anni in Super Rugby, in un torneo nuovo, sconosciuto e che schiera alcune delle formazioni più forti dell’Emisfero Nord? Considerando che i giocatori con alto minutaggio nell’ultimo Super Rugby o quelli attualmente impegnati in Currie Cup non saranno subito disponibili (le liste con la Currie Cup saranno comunque aperte fin da questa stagione), la risposta non è scontata. Ma col passare dei giorni, la sensazione che la SARU abbia preso sul serio il Pro14 cresce. Cheetahs e Kings non sono qui per fare numero.
A confermarlo in modo indiretto è stato anche John Muldoon, capitano di Connacht. “A quanto pare la Federazione sudafricana garantirà cinque giocatori internazionali a ciascuna delle due squadre – ha rivelato parlando a SportsJOE Live – E ci sono nomi grossi in scadenza con le altre squadre”.
I Cheetahs hanno in squadra Francois Venter, Uzair Cassien, Hilton Lobberts e Oupa Mohoje. Più complicata la situazione dei Kings: scrive Rnews che dei 47 giocatori sotto contratto per il Super Rugby 2017, 27 hanno lasciato la squadra. Tra questi Chris Cloete, Lionel Cronje, Louis Schreuder, Makazole Mapimpi, Tyler Paul e Andisa Ntsila.
Ma l’ingresso in Pro14 può essere anche un modo per la SARU per riportare a casa tanti giocatori sudafricani dispersi per l’Europa, che hanno lasciato il paese dopo le difficoltà interne e la questione quote nere degli ultimi anni.
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