Coach Wessels: giocatori in lacrime, ma il gruppo è unito
Il primo round è andato ai Force. Dopo essere stati ufficialmente tagliati dal Super Rugby, la squadra di Perth ha ottenuto la prima vittoria del lungo percorso di strascichi legali che attendono la Federazione australiana. Rugby Western Australia (RugbyWA) aveva presentato un’ingiunzione di appello contro la decisione della ARU. A dare ragione all’organo che gestisce il rugby union nella parte ovest del paese è stata la New South Wales Supreme Court. Entro il 21 agosto, si legge nei media downunder, la palla potrebbe passare nelle mani della Supreme Court. Cosa che complicherebbe ulteriormente la faccenda per la Federazione.
“Abbiamo intrapreso una battaglia che sappiamo essere alla nostra portata – ha dichiarato ad ABC Radio il CEO Mark Sinderberry – Faremo di tutto per far restare il gioco in questa parte del paese. La ARU è responsabile del gioco, anche quello della Western Australia“. Al centro del contenzioso, il contratto con la Federazione che indica nel 2020 il termine della partecipazione dei Force al Super Rugby; accordo che per la ARU non sarebbe più valido dopo il passaggio da 15 a 18 squadre.
“Ho chiamato i giocatori, si sono messi a piangere – ha dichiarato coach Dave Wessels all’AAP – Stiamo cercando di restare uniti. Abbiamo costruito qualcosa di speciale negli ultimi mesi, alcuni giocatori hanno rinnovato e sarebbe triste questo epilogo.
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