A Belfast finisce 22-0. Bel successo (il primo del 2017) al termine di un incontro combattuto
Italia e Giappone arrivano alla semifinale del “torneo per il nono posto” avendo entrambe fallito l’obiettivo della vigilia, ovvero chiudere la WRWC2017 nella top-eight e vincere almeno una gara. Anche per questo, c’è grande attesa per questa partita e anche un pizzico di pressione aggiuntiva sulle spalle delle trenta ragazze che scendono in campo all Queen’s University di Belfast.
Il tema tattico del match è chiarissimo fin dall’avvio. Il Giappone, che dopo la pesante sconfitta contro la Francia è cresciuto esponenzialmente gara dopo gara, cerca di giocare il più possibile alla mano e usa molto il piede tattico per alleggerire la pressione, mentre le Azzurre hanno nella touche la loro arma migliore e proprio da un paio di rimesse laterali arrivano le prime occasioni pericolose.
I punti d’incontro diventano, quindi, la chiave della partita e se, al momento, le squadre si equivalgono, nel primo quarto l’Italia, come nelle gare precedenti, ha grossi problemi al piede e fatica a mantenere il possesso (34% contro il 66% delle Sakura) trovandosi costretta a difendere per larghi tratti (un dato importante, però, va sottolineato: le Azzurre finora non hanno ancora mancato un placcaggio).
Alla mezz’ora le Azzurre, sotto continua pressione, concedono una punizione al breakdown poco addentro i loro 22m, che l’estremo Shimizu (19 anni, la giocatrice più giovane del Torneo) non riesce però a trasformare in punti preziosi mancando il calcio.
Scampato il pericolo, le Azzurre riescono finalmente a risalire il campo, mettendo adesso in difficoltà le avversarie per più fasi nei loro 22m ma un altro errore di handling interrompe l’azione. Poco dopo l’Italia ha un’altra occasione; penal’touche sui 5m avversari, serie di pick-and-go con Bettoni (decisamente una delle migliori in campo) che riesce ad andare oltre la linea giapponese al 38′.
Sillari manca la trasformazione ma le Azzurre vanno a riposo avanti 5-0.
Dopo quattro minuti la ripresa si ferma per permettere assistenza ad Alice Trevisan che esce dal campo in barella, sostituita da Fedrighi al debutto assoluto nella WRWC. Il gioco riprende e le Azzurre vanno ancora in meta, stavolta con Sillari a chiudere una bella azione nata da penal’touche con ovale che corre veloce sull’asse Rigoni-Furlan prima di trovare l’ala delle Harlequins Ladies che, con una finta, si infila all’interno della diretta avversaria prima di andare oltre la linea per il 10-0 (al 45′).
Sillari (decisamente una delle migliori in campo anche oggi) manca la trasformazione ma nell’azione successiva è decisiva nel placcaggio su un’avversaria che, dopo l’intercetto sulla metà campo, sembrava ormai lanciata verso la meta. Il Giappone sembra aver pagato il grande sforzo profuso finora, che non ha portato loro nemmeno un punto e le Azzurre costruiscono la terza meta al termine dell’azione più bella del match: ovale recuperato che corre velocissimo sull’asse Schiavon-Sillari-Furlan-Stefan, prima di tornare a Furlan che supera un’avversaria e serve Cioffi con un offload. Il centro arriva ad un palmo dalla linea di meta ma viene fermata, prima di servire Sillari al suo interno che va a schiacciare l’ovale anche sotto pressione.
Il direttore di gara si affida al TMO per un possibile passaggio in-avanti di Cioffi prima di confermare la marcatura azzurra. Al 58′ l’Italia guida 15-0 e adesso sembra davvero in controllo del match quando si entra nell’ultimo quarto. Il Giappone non sembra più in grado di impensierire le Azzurre che continuano a spingere alla ricerca del “punto di bonus virtuale” che arriva al 78′ con la quarta meta, a firma di Stefan. Bettoni – che offre l’offload decisivo all’ala che fa sessanta metri di corsa – si prende il titolo di Player of the Match, Sillari trasforma e fissa il risultato sul 22-0 con cui si chiude la gara.
Le Azzurre conquistano così il primo successo del 2017 e chiudono la serie negativa di 8 sconfitte consecutive, inanellata dopo l’ultimo successo contro il Galles nel 6 Nations 2016. Sabato sempre alla Queen’s University di Belfast l’Italia si giocherà la finale per il nono posto.
Italia: 15 Manuela FURLAN 14 Sofia STEFAN 13 Maria Grazia CIOFFI 12 Beatrice RIGONI 11 Michela SILLARI 10 Veronica SCHIAVON 9 Sara BARATTIN 8 Elisa GIORDANO 7 Isabella LOCATELLI 6 Ilaria ARRIGHETTI 5 Alice TREVISAN 4 Flavia SEVERIN 3 Lucia GAI 2 Melissa BETTONI 1 Elisa CUCCHIELLA
A disposizione: 16 Michela ESTE 17 Gaia GIACOMOLI 18 Sara TOUNESI 19 Valentina RUZZA 20 Valeria FEDRIGHI 21 Silvia GAUDINO 22 Paola ZANGIROLAMI 23 Veronica MADIA
Marcatori Italia
Mete: Bettoni (38′), Sillari (45′, 58′), Stefan (78′)
Trasformazioni: Sillari (79′)
Punizioni:
Giappone: 15 Mayu Shimizu 14 Riho Kurogi 13 Iroha Nagata 12 Ayaka Suzuki 11 Honoka Tsutsumi 10 Minori Yamamoto 9 Moe Tsukui 8 Maki Takano 7 Sayaka Suzuki 6 Yuki Sue 5 Ayano Sakurai 4 Aya Nakajima 3 Saki Minami 2 Seina Saito 1 Makoto Ebuchi
A disposizione: 16 Misaki Suzuki 17 Chihiro Kobayashi 18 Mizuho Kataoka 19 Ay Hyugaji 20 Yui Shiozaki 21 Yumeno Noda 22 Akari Kato 23 Ai Tasaka
Marcatori Giappone
Mete:
Trasformazioni:
Punizioni:
di Matteo Mangiarotti
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