Sabato a Belfast la giornata finale. Nuova Zelanda e Inghilterra si giocheranno il Titolo di un torneo bellissimo
Si sono giocate oggi le sei gare di semifinale a Belfast della WRWC 2017. Sei gare belle e intense, una solo partita mai in discussione – la sfida tra Canada e Galles – e una grande delusione, l’Irlanda che non riesce a restare in corsa nemmeno per il quinto posto finale.
Sabato prossimo al Kingspan Stadium, Nuova Zelanda e Inghilterra si giocheranno il Titolo in quella che è la finale più attesa e, alla vigilia, più facilmente pronosticabile. Per l’Italia, dopo il primo successo, c’è ancora speranza di vendicare la sconfitta subita contro la Spagna e chiudere al nono posto; la vittoria di oggi contro il Giappone regala comunque alle Azzurre il miglior piazzamento di sempre in una WRWC.
Semifinali
Nuova Zelanda-Stati Uniti 45-12: Le Black Ferns faticano un tempo prima di avere la meglio delle Women’s Eagles, una squadra che ha dimostrato anche oggi – nonostante il risultato finale sia piuttosto pesante – di strameritarsi il posto tra le prime quattro al mondo.
Un hat-trick di Portia Woodman ispira la NZ al successo, mandando le Tuttenere in finale e ad un passo dal riscatto di Francia 2014
Inghilterra-Francia 20-3: Le Red Roses restano in corsa per la difesa del Titolo conquistato nel 2014 al termine di una gara sempre equilibratissima (3-3 a fine primo tempo) e decisa dalla meta del pilone destro Sarah Bern, che manda l’Inghilterra oltre il break quando si entra nell’ultimo quarto. A tempo scaduto arriva anche la meta di Megan Jones a rendere ancora più amaro il risultato per les Bleues.
La Francia conferma tutte le cose belle fatte vedere finora ma non riesce a mettere punti a referto quando dovrebbe – anche e soprattutto per merito della difesa inglese. Les Bleues giocheranno ancora per il terzo posto, ma mai come quest’anno – nonostante sia un risultato cui sembrano abbonate alla WRWC – la medaglia di bronzo avrebbe un sapore amarognolo, dopo aver perso la “finale anticipata” di stasera, mentre una sconfitta lascerebbe capitan Mignot e compagne il peggior risultato delle ultime edizioni.
Semifinali Playoff 5° posto
Irlanda-Australia 24-36: La sconfitta di giovedì scorso allo UCD Bowl contro la Francia ha lasciato il segno e l’Irlanda non riesce a rialzarsi. Le Verdi sono così costrette a registrare, contro le Wallaroos, la seconda sconfitta consecutiva della WRWC casalinga.
Credito all’Australia, ovviamente, capace stavolta, dopo aver messo le Verdi in grosse difficoltà all’esordio, di prendersi la vittoria ma non si può purtroppo non evidenziare il risultato negativo delle padrone di casa, cui resta al massimo un settimo posto molto deludente.
Canada-Galles 52-0: L’ultima gara di giornata in programma alla Queen’s University è anche l’unico vero mismatch. Il Canada, che assieme all’Irlanda divide il titolo di delusione del Torneo, si dimostra troppo forte per il giovane Galles di Rowland Phillips che non riesce mai ad entrare in partita.
Le Maple Leaves, che hanno chiuso al secondo posto l’edizione 2014, marcano otto mete ma mettono al sicuro il risultato nel primo tempo (chiuso avanti 26-0) prima di ingrossare il tabellino nella ripresa, chiusa anch’essa 26-0.
Per il Galles adesso sfida all’Irlanda per prendersi il settimo posto; il match, inizialmente in programma alla Queen’s Uni, è stato spostato al Kingspan Stadium, sede delle gare delle Verdi.
Semifinali Playoff 9° posto
Italia-Giappone 22-0: Qui il nostro commento
Spagna-Hong Kong 31-7: Las Leonas vincono la seconda gara consecutiva, faticando però ben più di quanto il risultato farebbe pensare per avere la meglio di Hong Kong – basti pensare che dopo un’ora di gioco le spagnole erano già state costrette a fare 200 placcaggi. Alla fine, però. la Spagna riesce a marcare cinque mete pur giocando anche in inferiorità numerica.
Sabato alla Queen’s University di Belfast, quindi, doppia rivincita tra Spagna e Italia (che si giocheranno il nono posto) e Hong Kong e Giappone, incontratesi già due volte quest’anno – con le Sakura 15s sempre vincenti.
di Matteo Mangiarotti
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