Pro14 2017/18: a Dublino la presentazione del primo torneo della nuova era

Presenti le delegazioni delle squadre. Le parole dei tecnici Bradley e Crowley, di Castello e Budd

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ph. INPHO/Billy Stickland

Si è tenuta a Dublino la conferenza stampa di presentazione del nuovo Pro14 2017/18. Grande attesa per il lancio della nuova competizione, a cui per la prima volta prenderanno parte due formazioni sudafricane. E proprio questo aspetto è stato sottolineato in apertura da Martin Anayi, Managing Director del torneo. “Il confronto tra Emisferi cattura l’immaginazione. I due nuovi team giocano un rugby aperto, che attrae ed è perfetto per il nostro torneo. Piacerà. Così come piacerà alle nostre squadre andare in tour in Sudafrica”.

Gli hanno fatto eco le parole di David Jordan, Tournament Director: “Abbiamo speso tantissime energie cercando di capire come espandere il torneo e l’unico modo era la divisione in Conference. Volevamo preservare i derby e avere playoff che piacessero”. All’incontro con i media hanno partecipato anche le delegazioni delle squadre: per la Benetton coach Crowley e capitan Budd, per le Zebre coach Bradley e il neo vice capitano Tommaso Castello, oltre ai rispettivi addetti stampa.

 

 

Qui Treviso, capitan Budd: dimostrare di essere cresciuti

Queste le dichiarazioni del coach biancoverde Crowley: “Siamo una squadra in crescita alla quale quest’estate sono stati aggiunti diversi giocatori interessanti utili ad aumentare maggiormente il livello e la competitività, adesso dobbiamo trasferire in campo quanto svolto durante la nostra pre-stagione così da raggiungere risultati positivi. Inoltre il lavoro che stiamo facendo insieme a Conor O’Shea e alle Zebre ha il fine di portare anche la Nazionale Maggiore a raggiungere i risultati sperati. Per quanto riguarda l’obiettivo stagionale credo che, anziché ipotizzare un possibile posizionamento in classifica, sia meglio rimanere concentrati sul lavoro svolto sino ad oggi continuando a crescere giorno dopo giorno; questo ci porterà sicuramente a vincere un maggior numero di partite”.

Dean Budd, neo capitano dei Leoni: “Quest’anno alla squadra è stata aggiunta maggiore consistenza, vogliamo costruire una cultura vincente. Questo pre-stagione è stato molto positivo, siamo stati a bravi a creare un gruppo unito fuori e dentro lo spogliatoio. Sappiamo che sarà una stagione importante nella quale dovremo dimostrare di essere cresciuti, non vediamo l’ora di cominciare. Per me è un onore essere il capitano di questo gruppo, farò di tutto per ricoprire questo ruolo nel migliore dei modi”.

 

 

Qui Zebre, coach Bradley: dare fiducia ai giocatori e convincerli ad esprimersi al meglio. E seminare

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ph. Zebre Rugby

Grande attenzione per coach Bradley, ai primi impegni media da neo tecnico dei ducali. “Gli obiettivi per lo sviluppo del movimento italiano sono molto importanti in questo momento: le due franchigie italiane devono performare in modo positivo nel  Pro14. Ci sono progetti molto interessanti ora allo Zebre Rugby Club sotto la direzione del nuovo amministratore delegato Andrea Dalledonne; un momento importante per seminare solide basi per il positivo futuro del club.  Sono molto entusiasta di vedere cosa potremo realizzare a Parma; anche per il bene movimento italiano”.

L’ex allenatore di Connacht e Edinburgh nel torneo celtico ha proseguito svelando la sua mission tecnica alla franchigia di base a Parma: “Abbiamo buoni giocatori e tanti nazionali, dobbiamo identificare loro il modo corretto per poter competere e convincerli di esprimersi al loro meglio; così avremo la possibilità di vincere in campo. L’idea è quella di focalizzarci sul nostro stile di gioco e sulla nostra nuova organizzazione tecnica che mi supporta: che include alcune nuove persone come Alessandro Troncon, Carlo Orlandi e Giovanni Biondi. La nostra filosofia è quella di un rugby che dovrà essere più espansivo per occupare più spazio sul campo: è una bella sfida per i miei giocatori ma l’esperienza di Connacht e Scarlets –campioni delle ultime due edizioni- è un ottimo esempio per una franchigia come la nostra. I ragazzi si sono allenati bene nel mese di giugno prima delle due settimane di stop, ho ricevuto ottime risposte da tutto il gruppo anche dopo l’arrivo dei nazionali la seconda metà di Luglio. Le Zebre hanno molto talento ed è una cosa positiva: la sfida è dare fiducia a questi giocatori, organizzarli bene sul campo per dare il meglio”.

 

 

Queste invece le parole di Tommy Castello: “Abbiamo fatto una buona pre-season a Parma. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane con le gare ufficiali in arrivo: tutti si stanno allenando con voglia per figurare bene e meritare la fiducia dei compagni e del nuovo staff tecnico. Quest’anno dovremo affrontare una gara alla volta: non abbiamo obiettivi particolari prefissati a livello di risultati. Tutte le squadre hanno dimostrato di avere un gioco efficace; anche le Zebre devono focalizzarsi nel loro nuovo stile di gioco”.

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ph. INPHO

“Per tutti i giocatori queste sono settimane fondamentali per mettersi alla prova nel nostro nuovo sistema, sicuramente più espansivo nell’occupazione del campo. Il nostro nuovo staff tecnico ed in particolare coach Bradley sono sicuramente i migliori acquisti di questa stagione per lo Zebre Rugby Club“.

Castello ha poi risposto alle domande relative all’importanza delle franchigie italiane rispetto all’intero movimento azzurro: “Qualcosa è cambiato da quando O’Shea, Crowley ed ora Bradley sono protagonisti nel rugby italiano; hanno portato la loro grande esperienza internazionale. Tutti siamo allineati sul modo corretto di lavorare per il bene del movimento. E’ importante ascoltare chi ha più esperienza e sviluppare il nostro modello di rugby. Faremo del nostro meglio per sviluppare il nostro gioco e migliorare durante la stagione. Il nostro obiettivo di sviluppo ha un’ottica di medio-lungo termine durante la quale sarà possibile cercare di emulare l’ottimo esempio del Connacht, campione nel 2016 dopo una crescita passata attraverso diverse positive annate, partendo dal basso della classifica. La medicina giusta per risultare più attrattivi è quella di giocare gare equilibrate con la possibilità di vincere. Questo aspetto sarà fondamentale soprattutto allo Stadio Lanfranchi dove il supporto del pubblico cresce stagione dopo stagione”.

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