Servirà una stagione di continuità per diversi importanti giocatori. E per la coppia Castello-Bellini
E se gli acquisti migliori le Zebre li avessero già in casa prima della turbolenta estate vissuta dalle parti della Cittadella? Inizia venerdì con le prime tre partite la nuova stagione celtica, al via in forma rinnovata dopo l’ingresso delle due sudafricane tagliate dal Super Rugby. I ducali hanno perso tanti e importanti giocatori: quelli usciti da Parma in modo canonico – Ceccarelli ad Oyonnax, Ruzza a Treviso, van Zyl a San Donà – e quelli che invece hanno approfittato del periodo di caos societario per cercare approdi più stimolanti o quanto meno sicuri: Padovani (ora ufficialmente) a Tolone, Baker a Manawatu, Van Schalkwyk ai Kings e Gideon Koegelenberg, quest’ultimo tornato in Sudafrica nonostante l’approdo in Italia con la promessa di indossare un giorno la maglia azzurra. Messi sulla bilancia sono nomi pesantissimi (soprattutto Padovani, Ceccarelli, Ruzza e Van Schalkwyk) e dal peso specifico importante per la squadra.
Sul fronte arrivi da registrare giovani di sicuro potenziale (Minozzi e Giammarioli su tutti) e stranieri che al momento rappresentano incognite (Sisi, Bello e Gaffney). Completamente rinnovato anche lo staff tecnico, con Michael Bradley head coach e la coppia Orlandi e Troncon a fare da assistenti. L’ex allenatore di Connacht ed Edimburgo intanto ha ottenuto una prima personale vittoria, dopo il 7-0 con cui i suoi ragazzi hanno espugnato venerdì scorso Monigo. Con le dovute proporzioni, una partita che ha confermato quanto importanti possano essere per le Zebre (ma non solo) alcuni giocatori reduci da stagioni a corrente alternata per motivi fisici, ma per i quali è arrivato il momento di trovare continuità per alzare l’asticella personale e collettiva. Stiamo parlando dei vari Castello, Afamasaga, Di Giulio e Jacopo Sarto. Sono loro, senza alcun dubbio, i migliori acquisti delle Zebre Rugby Club 2017/18.
La coppia Castello-Bellini sembra promettere solidità in mezzo al campo, con la fisicità del primo in difesa e nella collisione da prima fase, e la capacità del secondo di attaccare gli spazi e correre nell’intervallo. Una coppia a cui vanno dati fiducia e minutaggio, per creare affiatamento. Stessa cosa per Jacopo Sarto, appena otto presenze la scorsa annata a causa dei tre mesi di stop per l’infortunio subito alla caviglia a metà stagione, e che data l’assenza verosimilmente fino all’anno nuovo di Mbandà potrà trovare spazio importante in terza linea, dando sfogo alla vitalità e alla voglia di fare che sempre mette in campo. Stesso discorso per il trequarti ala Gabriele Di Giulio, out gran parte della scorsa stagione per il ripresentarsi del problema alla spalla. Da parte sua Afamasaga ha ben impressionato nelle pochissime uscite dello scorso anno e pure venerdì a Treviso ha messo più volte la squadra sul piede avanzante vincendo la collisione. In un’estate movimentata tra cambi di società, addii più o meno preventivabili e novità dirigenziali, i migliori acquisti sono arrivati dall’infermeria.
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