Il problema università, il rischio rinuncia e il dialogo con le Zebre
La notizia era nell’aria da diverse settimane, nei giorni scorsi è arrivata l’ufficialità. L’Accademia Nazionale cambia sede e la prossima stagione lascerà la Cittadella di Parma per trasferirsi a Remedello, 10 chilometri a sud di Calvisano. Uno spostamento comunicato ai convocati solo nei giorni scorsi (dopo il 26 agosto, secondo quanto apprendiamo) e che ha messo alcune famiglie alle strette con poco tempo per decidere se accettare o meno la convocazione (la deadline dovrebbe essere il 4 settembre). Le motivazioni del cambiamento sono anche di carattere economico, come emerge dal comunicato FIR: “Il Convitto Bonsignori di Remedello è stato nelle ultime stagioni sede di uno dei Centri di Formazione Permanente U18 di FIR e, oltre a garantire un contenimento dei costi, può contare sull’esperienza acquisita nel recente passato nell’ospitalità di giovani atleti di alto livello”. Remedello costerà pure meno del Maria Luigia (la cui Direzione abbiamo provato a contattare senza successo), ma non è Parma. Per tutta una serie di ragioni.
Il primo nodo riguarda l’impiantistica. L’Accademia non giocherà le partite di campionato (Serie A) a Remedello; giovedì, nel corso di una riunione operativa con lo staff, si è discusso anche della possibile sede di gioco con la vicina Calvisano in pole position per ospitare i match interni dei giovani federali. Ma anche si dovesse continuare a giocare la domenica a Parma, la Cittadella – fiore all’occhiello dell’impiantistica ovale federale – ha comunque perso uno dei suoi due ospiti fissi. Dovessero in futuro (post 2020) lasciare pure le Zebre, resterebbe deserta?
C’è poi un grande punto interrogativo tecnico. Il nuovo corso FIR ha spesso parlato della necessità di unire l’Accademia alla franchigia e più volte nel corso della scorsa stagione i giovani ragazzi si sono allenati assieme alle Zebre, soprattutto in sede di preparazione della partita. Vero che da questo punto di vista Remedello è la scelta geograficamente migliore per garantire continuità, ma sicuramente qualcosa cambierà – in peggio – nel dialogo Accademia/Zebre.
C’è chi ha visto nello spostamento a Remedello l’apertura di un canale privilegiato che porterebbe gli atleti a giocare con Calvisano una volta terminato il percorso federale. Una supposizione smentita dalla realtà: gli atleti in uscita dall’Accademia da sempre si distribuiscono bene tra le squadre di Eccellenza e il mercato delle ultime stagioni lo dimostra.
Infine, la questione legata alla formazione scolastica. Dovrebbero essere tra i 20 e i 25 i ragazzi convocati che nel prossimo anno scolastico (2017/18) dovranno conseguire il diploma di scuola media superiore e fare la maturità: a Remedello comunque le possibilità non mancano tra liceo scientifico (all’Istituto Bonsignori) e indirizzo professionale (agrario e informatico presso l’ Istituto di Istruzione Superiore Bonsignori). Il problema riguarda piuttosto l’università, la cui frequentazione è ben più agevole in quel di Parma: secondo quanto apprende OnRugby, qualcuno dei convocati starebbe valutando di rinunciare per la volontà di non privarsi di un’istruzione post scuola superiore. Vero che ci sono treni, autobus e macchine, ma non dimentichiamo i ritmi serrati dell’Accademia stessa, già impegnativi da sostenere.
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