E poi ancora le sudafricane non pervenute ma non spacciate e le quattro big che fissano in alto l’asticella
La prima giornata di PRO 14 è andata in archivio tra venerdì e sabato, con le squadre scese in campo nelle prime sette partite di stagione. E non mancano le indicazioni sui possibili sviluppi del torneo.
Zebre: umiltà e serenità in quel di Swansea
Le migliori indicazioni per i colori azzurri sono arrivate da Swansea, dove le Zebre hanno tenuto testa agli Ospreys semifinalisti della scorsa stagione, sfiorando non solo il punto di bonus difensivo ma anche un successo che – date le premesse estive – avrebbe avuto del clamoroso (lo scorso anno per i gallesi nei match casalinghi a parte due sconfitte nessun punto di bonus concesso). Le turbolente vicissitudini estive, il completo rinnovamento tecnico, la perdita di giocatori importanti e l’arrivo di altri tutti da scoprire, lascerebbero pensare ad una stagione difficile, tanto che più volte si è parlato di “franchigia di sviluppo” per sottolineare l’importanza dei ducali soprattutto in chiave di performance e crescita più che di risultati. La sensazione dopo le prime due uscite, contro Treviso in amichevole ma soprattutto a Swansea (dove resta l’incognita di un fallo su Minozzi al limite del rosso e di un tenuto alto di Licata che in molti – di parte, chiaro – ci hanno dato per buono), è che i ragazzi di coach Bradley possano togliersi qualche soddisfazione. Per fare una prova servono tre indizi e sabato sera a Parma arrivano gli Scarlets.
Treviso: serve già una reazione
Fare di più contro questo Munster era davvero dura. Tralasciando skills e piano di gioco, troppo avanti da un punto di vista puramente atletico la compagine irlandese per pensare di ottenere qualcosa di diverso. La Red Army resta probabilmente l’avversario peggiore da affrontare ad inizio stagione: una squadra che non ti lascia mai respirare, che vende metà campo già dal primo tempo e che appena entra nei 22 alza l’intensità delle collisioni lavorando ai fianchi. Partite facili comunque non ce ne saranno: già sabato a Monigo contro Ulster dovranno arrivare dopo le tante parole i fatti e una reazione, indipendentemente dal risultato finale.
Sudafricane non pervenute?
Si sapeva che l’esordio sarebbe stato tosto, tanto più in casa Ulster e Scarlets. Ma no, non datele per spacciate. O almeno, non prima di aver visto tre/quattro match giocati in casa e aver così capito se davvero il gioco veloce e offensivo cui sono abituate è tale da poter mettere in crisi anche le migliori celtiche.
Le big ci sono
Prestazioni convincenti, quelle di Leinster, Scarlets, Ulster e Glasgow, che fissano subito in alto l’asticella della competizione. E non si sottovaluti il punteggio dei Warriors, capaci di imporsi a Galway per 18-12 solo nella ripresa: Connacht non è più una sorpresa e strappare la vittoria sotto quella tempesta è una prova non indifferente. “Abbiamo avuto carattere e attitudine”, ha dichiarato coach Rennie a fine match nella sua prima conferenza stampa da tecnico degli scozzesi.
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