A Milano spazio anche per il campionato delle donne, quest’anno a venti squadre. Valsugana punta al poker
Oltre alla presentazione del campionato di Eccellenza, nella giornata di ieri l’hotel Nhow di Milano è stato teatro anche di un’importante prima volta, ovvero della presentazione della Serie A Femminile. Un piccolo passo in avanti per la visibilità del torneo che inizia il prossimo 1 ottobre con uaa novità sostanziale nel format: saranno venti le squadre impegnate nella competizione, un numero mai raggiunto finora come sottolineato anche da Maria Cristina Tonna, responsabile FIR del settore femminile: “Venti squadre non le avevamo mai avute, e ora vi do un dato per farvi capire quanto le ragazze in Italia apprezzino il gioco del rugby. Nel 2004 erano 600 le tesserate della Federazione, ora siamo arrivati a più di 8000. Queste venti squadre rappresentano soltanto la punta dell’iceberg, perché poi ne abbiamo centinaia che fanno le competizioni regionali e tante ragazzine che stanno cominciando a giocare”.
Inevitabile un commento sulla recente Coppa del Mondo in Irlanda, conclusa dalle Azzurre con un ottimo nono posto: “È stato fantastico tornare a giocarlo dopo quindici anni, perché abbiamo ritrovato un livello internazionale cresciuto all’ennesima potenza. Il rugby sta crescendo in tutto il mondo e noi non rimarremo indietro assolutamente”.
L’ovale passa poi a Sara Barattin, sul palco in veste da capitana azzurra: “Vedo un sacco di volti nuovi, vuol dire che la Federazione sta lavorando col modo giusto. Chi può insidiare Valsugana campione d’Italia? Colorno, che stanno lavorando bene da anni. Noi altri (in riferimento anche al suo Villorba, ndr) dobbiamo prenderle ad esempio”. Chi, invece, cercherà di mettere i bastoni fra le ruote a Valsugana e Colorno, le finaliste dell’ultima edizione, è il Monza di Maria Magatti: “Ci approcciamo al campionato con tanto entusiasmo e con voglia di metterci in discussione. Ci sono molte ragazze nuove che salgono dall’Under 16, abbiamo un settore giovanile che lavora bene. Attraverso la nuova formula di tutoraggio in tante si approcciano al nostro campionato ed è un bene, perché con numeri maggiori si lavora meglio. Puntiamo a ritornare in finale, anche se con tanti innesti giovani c’è molto da lavorare. Siamo fiduciose”.
Veronica Madia torna invece sulla finale persa a maggio dal suo Colorno al Pata Stadium di Calvisano contro il Valsugana, battuto soltanto nella regular season: “La delusione c’è stata, penso sia normale dopo quella partita, anche perché in campioanto era andata meglio. L’obiettivo sarà semrpe 1 quello di arrivare in finale, magari con meno emozione”. Dall’altra parte, il Valsugana punta deciso al quarto Scudetto consecutivo guidato da Elisa Giordano: “La motivazione che cerchiamo e troviamo sta nel gruppo. Cerchiamo di trasformare le ‘minacce’ in ‘paura positiva’. Che sia il Colorno o il Monza per noi non è cambiato nulla, abbiamo cercato di dare il massimo in tutti i casi. Ci impegneremo al 100%”.
In chiusura, a prendere la parola è il presidente federale Alfredo Gavazzi: “È una grande soddisfazione il risultato che hanno ottenuto le ragazze in Coppa del Mondo. È un grosso riferimento a livello internazionale per noi. Mi dicono che le prime cinque squadre sono fisicamente più potenti e più pesanti di noi – continua Gavazzi – l’Italia è più veloce e gioca bene. È il primo anno che abbiamo venti squadre, ma un’altra nota positiva è che non ci sono solo squadre del Nord, ma la Serie A arriva fino a Napoli e si sta espandendo anche a livello territoriale, sperando che nel prossimo futuro ci siano anche squadre della Sicilia, della Calabria e della Puglia”.
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