L’ala di Bath autore di una doppietta che non dimenticherà
Nato a Nausori nel 1987, Semesa Rokoduguni è uno di quei giocatori che se non avessero avuto davanti dei fenomeni avrebbe raggiunto il suo discreto numero di cap. E invece sono solo due le presenze internazionali dell’ala figiana, che rappresenta per residenza la nazionale inglese: la prima l’8 novembre 2014 contro gli All Blacks, la seconda due anni e una manciata di giorni più tardi, a Twickenham contro le sue Fiji. A livello da club milita da sei anni a Bath, con cui tra Premiership e Coppe ha collezionato oltre 8000 minuti e 51 mete: le ultime due, pesantissime e da raccontare ai nipoti, sabato contro i Saracens.
La prima al minuto ’76, che ha permesso ai suoi di riportarsi avanti al cospetto dei bi-campioni d’Europa. La seconda, di intercetto, ha spezzato l’ultimo disperato assalto Sarries e fatto esplodere il The Rec a cronometro rosso.
Semesa Rokoduguni però non è solo un rugbista professionista. Dal 2007 è infatti lance corporal del British Army: nel 2011 ha prestato servizio nell’Operazione Herrick in Afghanistan, inquadrato nel Quarto Battaglione di fanteria Royal Regiment of Scotland (4 SCOTS). All’interno dell’esercito, ha giocato nella Army Rugby Union a XV e con la selezione Army Sevens team.
Nella storia del rugby inglese sono solo quattro i militari con presenze internazionali: oltre a lui, Nim Hall (1947-55), Tim Rodber (1992-99) e Ted Sadler (1933). Otto sono invece gli scozzesi e sempre quattro i gallesi.
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