PRO 14: l’entusiasmo di Edimburgo, i dubbi del Benetton Treviso

Al Myreside i Leoni sfidano i Knights vittoriosi due volte su due, con tanti infortunati e poche certezze. Nessuna diretta tv

ph. Ottavia Da Re

ph. Ottavia Da Re

L’ultimo quarto d’ora giocato contro l’Ulster non inganni. O, perlomeno, non crei false speranze. Contro i nordirlandesi, il Benetton Treviso ha dimostrato di essere ancora in piena fase di assestamento, sia a causa dei tanti infortuni che per una mancanza di una struttura di gioco efficace e organizzata (quella che si era vista in parte alla fine della scorsa stagione, per dire). Troppi i problemi emersi nei primi 145 minuti stagionali per poterli nascondere sotto al tappeto con la bella reazione del finale di gara a Monigo, quando è arrivato un punto di bonus difensivo quasi insperato a quel punto. Pare superfluo, del resto, sottolineare come il semplice orgoglio produca ben pochi punti in classifica.

 

I Leoni, dunque, saranno chiamati ad innestare le marce più alte di fronte ad un avversario però molto proibitivo, soprattutto se si considera l’approccio al nuovo PRO 14 di Edimburgo. Che, loro sì, hanno premuto fin da subito a fondo sul piede dell’acceleratore. Dopo una stagione negativa, conclusa con sei vittorie nel torneo ma stentando, gli scozzesi sono ripartiti da un Director of Rugby esperto e capace come Richard Cockerill, che ha preso in mano una squadra dalle importanti potenzialità per riportarla su livelli più consoni, pur mostrando fin da subito il suo carattere spigoloso: “La prima cosa che ho detto a tutti è che la realtà è che siamo una squadra da ultime quattro. Tutti forse l’hanno negato, hanno detto che dovremmo essere un team da Top 6. Ma perché non siamo mai entrati nelle prime otto con il format del PRO 12? Per cui questo è il punto di partenza”. Umiltà e sacrificio, unito ad un talento non indifferente: quello del giovane Blair Kinghorn, di Robbie Freuan, di Damien Hoyland, John Hardie e Ben Toolis, senza contare Ross Ford, Hamish Watson o l’elettrico (anche troppo) Sam Hidalgo-Clyne. La cura Cockerill ha già fruttato due vittorie nelle prime due del torneo, in trasferta contro i Blues (e non era scontato) e in casa contro i rinnovati Dragons. Treviso rappresenta la terza tappa di un calendario agevole in questo inizio, che potrebbe dare il giusto slancio ai Knights.

 

Starà ai biancoverdi cercare di tarpare le ali agli scozzesi, magari evitando innanzitutto quei banali errori difensivi visti nelle prime due uscite. Serviranno punti da mettere in cascina, ma servirebbe anche migliorare un gioco offensivo troppo lento e troppo prevedibile nonostante la scelta del doppio play. Anche infarcendo la trequarti di registi e rifinitori, tuttavia, difficilmente la manovra si velocizzerebbe se non si dovessero risolvere i grossi problemi dimostrati sui punti d’incontro, puliti sempre a fatica e rallentati dagli avversari. Tanta curiosità per la prestazione della prima linea, formata da Pasquali, Makelara e De Marchi: di fronte ci sarà – tra gli altri – Michele Rizzo, che vestirà i panni dell’ex. Ritorna in terza linea Dean Budd, arrivato a Treviso cinque anni fa proprio per aumentare la qualità in quel reparto e poi progressivamente dirottato in seconda. Le chiavi della mediana saranno affidate di nuovo a McKinley, ma questa volta al suo fianco ci sarà Ugo Gori. Kick-off alle ore 20:35, nessuna diretta tv.

 

Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Alberto Sgarbi, 12 Tommaso Allan, 11 Tommaso Benvenuti, 10 Ian McKinley, 9 Edoardo Gori, 8 Dean Budd (C), 7 Abraham Steyn, 6 Francesco Minto, 5 Federico Ruzza, 4 Marco Lazzaroni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Engjel Makelara, 1 Alberto De Marchi
A disposizione: 16 Federico Zani, 17 Cherif Traore, 18 Simone Ferrari, 19 Marco Fuser, 20 Marco Barbini, 21 Giorgio Bronzini, 22 Luca Sperandio, 23 Marco Zanon

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