Guinness Pro 14: il festival delle mete premia i Cheetahs. Zebre battute 54-39

In una gara rocambolesca gli emiliani escono sconfitti, ma con il punto di bonus offensivo

pro12 zebre rugby

ph. Sebastiano Pessina

A Bloemfontein sblocca subito il tabellino Carlo Canna dalla piazzola, in un inizio vivace ma senza grande qualità nell’esecuzione da parte delle due squadre. Al nono ottima iniziativa dei bianconeri che a suon di offload risalgono il campo e spostano il raggio d’azione sui 5 metri avversari; Canna prova un cross kick per Di Giulio ma senza successo, sfruttando il vantaggio in corso per un fuorigioco. Il penalty è da posizione comoda e il beneventano non sbaglia. Al 16′, dopo una breve comparsata dei Cheetahs nella metà campo bianconera, i parmigiani colpiscono con decisione. Il pick&go finale è di Biagi, ma l’azione corale è davvero stupenda: tutti i giocatori vengono coinvolti nella tramissione dell’ovale da destra verso sinistra, con offload precisi e mai avventati e in generale scelte offensive davvero pregevoli.
La risposta dei Cheetahs però è immediata. I sudafricani sfruttano un turnover in mezzo al campo, Petersen crea superiorità sull’out destro e serve Mapimpi sulla corsa, tagliando fuori Di Giulio nel due contro uno. Al 19′ è 5-11. Le Zebre comunque continuano a farsi preferire, strappando un’altra punizione dalla lunga distanza che Canna però non trasforma.

Al venticinquesimo poi, Sisi si svede sventolare in faccia il giallo dall’arbitro: il seconda linea finisce sul taccuino del direttore di gara per aver effettuato un frontino con il gomito nei confronti del placcatore dei rivali sudafricani. La meta dei padroni di casa segue alla superiorità numerica. Sugli sviluppi della touche conseguente al fallo, Shaun Venter inizia a muovere l’ovale da destra a sinistra sino a quando non giunge alla coppia di centri: Francois Venter pesca il compagno Small-Smith, che supera la poca resistenza difensiva andando in meta. La conversione di  Stapelberg non difetta, per il 12-11 dei Cheetahs.
Le Zebre accusano il colpo. Prima perdono una mischia nella meta campo offensiva e successivamente non riescono a tenere testa alla maul abrasiva dei rivali che arrivano praticamente sotto ai pali. Il contenimento faticoso porta a sguarnire il lato destro del campo, dove la velocità di Luther Obi fa la differenza per la terza meta sudafricana alla bandierina, con lo score che si sistema sul 19-11. La reazione della franchigia italiana pero, è notevole. Sul kick off di Canna i parmensi riescono subito a recuperare l’ovale e ad offrire ai propri avanti delle ottime piattaforme per attaccare e arrivare sin sotto ai pali, dove lo sfondamento decisivo per trovare la meta arriva grazie a Johan Meyer. Ci sono anche i due punti addizionali. Le squadre ritornano vicinissime nel punteggio sul 19-18 e in quindici contro quindici sul campo. Qualche minuto prima dell’intervallo per Canna ci sarebbe la chance di mettere a referto altri tre punti, su una punizione conquistata nella zona centrale del gioco, ma il calcio dell’azzurro ha il torto di finire la propria corsa contro il palo.

 

 

Il restart della ripresa è di marca Cheetahs. La forza dei sudafricani fra mischia, touche e mini-unit è dirompente. Poi ad illuminare la manovra dei padroni di casa è il calcetto di Petersen, che imbecca al largo e in maniera perfetta ancora una volta Mapimpi. L’ala controlla e deborda verso l’interno andando in meta. Si va sul 26-18. L’indisciplina delle Zebre aumenta e di conseguenza arriva un altro giallo per i bianconeri. A subirlo è George Biagi che si fa pizzicare in posizione irregolare nel tentativo di bloccare una maul avanzante. L’argine difensivo della squadra di Bradley si rompe: sull’ennesima rimessa laterale, il drive formato dalla formazione in maglia arancione penetra e marca. A schiacciare l’ovale in meta è il tallonatore van Jaarsveld, con Stapelberg che converte i punti del 33-18.
Nuovamente però, il colpo di coda delle Zebre è encomiabile. La touche offensiva funziona, gli ospiti avanzano costringendo i padroni di casa al fallo. Sugli sviluppi del fischio avvenuto Violi batte rapidamente trovando sostegno in Fabiani. Il tallonatore a sua volta ricicla in men che non si dica per Bellini che va in meta. Violi si incarica in maniera positiva della conversione. Si va sul 33-25, ma è un fuoco che dura poco: il rovesciamento di fronte infatti vede i Cheetahs ristabilire le distanze. La maul costruita premia van Jaarsveld, il quale firma la sua seconda segnatura personale. All’ora di gioco quindi lo score si sistema sul 40-25.

Le difese praticamente non esistono e le Zebre lo capiscono quando tre minuti di orologio dopo trovano la meta che regala loro il punto di bonus a seguito di una bella azione fatta di penetrazioni e incroci vincenti che vede Castello e soprattutto Afamasaga, nei panni del finisher, andare alla bandierina. Dall’altra parte però, i rivali sudafricani ripagano gli emiliani della stessa moneta: Tian Meyer riceve palla da un offload di un suo compagno e slalomeggiando si trova indisturbato a firmare l’ennesima meta del match. A dieci minuti dalla conclusione della gara, il punteggio si installa sul 47-32.
Il festival delle mete continua. La girandola di cambi non cambia il canovaccio della gara. Castello e i suoi perdono la chance di marcare e dall’altra parte del campo invece i sudafricani non perdonano. L’azione dei padroni di casa si sviluppa al largo poi – su un calcio che passaggio mette in difficoltà la difesa delle Zebre – arrivano le gambe di Petersen che chiude la sua corsa in mezzo ai pali.
Ma non è finita qui, all’ultimo minuto infatti arriva la meta di Bisegni: sugli sviluppi di una touche vinta da Biagi, Derick Minnie trova Palazzani che di prima serve proprio l’ala, la quale si infila nel buco lasciato dalla difesa schiaccia l’ovale. Per il definitivo 54-39.

 

Cheetahs: 15 Sergeal Petersen, 14 Luther Obi, 13 Francois Venter (c), 12 William Small-Smith, 11 Makazole Mapimpi, 10 Ernst Stapelberg, 9 Shaun Venter, 8 Junior Pokomela, 7 Henco Venter, 6 Paul Schoeman, 5 Reniel Hugo, 4 Justin Basson, 3 Tom Botha, 2 Torsten van Jaarsveld, 1 Ox Nche
A disposizione: 16 Jacques du Toit, 17 Charles Marais, 18 Johan Coetzee, 19 Rynier Bernardo, 20 Chris Dry, 21 Tian Meyer, 22 Nico Lee, 23 Cecil Afrika

Marcatori Cheetahs
Mete: Makazole Mapimpi (19, 45), William Small-Smith (27), Luther Obi (31), Torsten van Jaarsveld (50,59), Tian Meyer (66), Sergeal Petersen (73)
Conversioni: Ernst Stapelberg (29, 33, 46, 52, 60, 67, 74)
Punizioni:

 

Zebre: 15 Ciaran Gaffney, 14 Giulio Bisegni, 13 Mattia Bellini, 12 Tommaso Castello (c), 11 Gabriele Di Giulio, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Giovanni Licata, 6 Johan Meyer, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Sami Panico, 17 Andrea De Marchi, 18 Roberto Tenga, 19 Leonard Krumov, 20 Derick Minnie, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Serafin Bordoli, 23 Faialaga Afamasaga

Marcatori Zebre
Mete: George Biagi (16), Johan Meyer (36), Mattia Bellini (56), Faialaga Afamasaga (64), Giulio Bisegni (78)
Conversioni: Carlo Canna (37), Marcello Violi (57, 65), Guglielmo Palazzani (79)
Punizioni: Carlo Canna (3, 9)

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