Benetton Treviso, il dolce post-Edimburgo di Crowley: “Orgoglioso di questi ragazzi”

Per McKinley la chiave della gara è stata “la difesa e le scelte giuste”. Budd: “Il gruppo sta crescendo”

ph. Matteo Mangiarotti

ph. Matteo Mangiarotti

EDIMBURGO – “Sono molto, molto orgoglioso dei ragazzi. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche problema ma siamo riusciti comunque a mettere a referto punti quando abbiamo creato le nostre occasioni, mentre nella ripresa i ragazzi hanno mostrato carattere e determinazione e per questo sono davvero orgoglioso di loro.

Kieran Crowley, head coach del Benetton Rugby, non riesce ovviamente a nascondere la soddisfazione al termine della gara vinta al Myreside contro Edinburgh. Una gara un pò dai due volti, decisa dal parziale-shock di 20-0 messo a segno da Treviso a cavallo tra primo e secondo tempo, un parziale che ha premiato lo spirito di squadra dei Leoni, la vera arma in più che ha permesso loro, stasera, di chiudere la serie negativa in trasferta che durava da troppo – l’unica vittoria al di fuori dell’Italia, dal 2013, era arrivata a Bayonne in Challenge Cup nel dicembre scorso.

Abbiamo giocato da squadra, uno per l’altro, facendo un sacco di placcaggi e sostenendoci per tutta la partita: è stata questa, per me, la chiave del match. È stata una grande prestazione che spero sia quella che ci darà la spinta per continuare a fare bene. Era tanto tempo che non vincevamo più in trasferta in PRO14 e sono davvero contento.”

“Nel primo tempo abbiamo concesso qualche errore e regalato loro troppe punizioni. Quando non hai l’ovale fai sempre fatica, ti trovi a rincorrere gli avversari e questo ti crea problemi. Abbiamo avuto due infortuni, Tommy Allan potrebbe essersi infortunato uno dei legamenti del ginocchio (è presto per fare una diagnosi però).”

 

Le scelte giuste al momento giusto

Ian McKinley, apertura dei Leoni, è stato determinante nella vittoria di stasera grazie al suo piede preciso che ha permesso ai Leoni di mantenere tre punti di vantaggio fino alla fine. Per lui, però, è stata “la grande difesa la chiave del match, il fattore che ci ha permesso di vincere la partita. La grinta alla fine ci ha permesso di restare davanti, in attacco abbiamo avuto poche occasioni di farci vedere ma siamo stati capaci di marcare sempre. Siamo stati molto accurati nei momenti-chiave della gara, poi il cuore alla fine ci ha aiutato ancora a resistere e prenderci questo successo.”

“Abbiamo lavorato tanto nell’ultimo anno e mezzo con questo gruppo e la vittoria di stasera è un pò il regalo per tutto l’impegno profuso. Ci siamo meritati questo risultato perchè abbiamo fatto tanto in campo e speriamo davvero di poter continuare a crescere da qui. Una vittoria in trasferta è un buon risultato ma se resta l’unica non serve a nulla. Dobbiamo continuare a lavorare tanto.

Stasera la differenza l’hanno fatta le scelte che abbiamo fatto, le scelte giuste nel momento giusto. Abbiamo imparato tanto dallo scorso anno, siamo rimasti praticamente lo stesso gruppo di allenatori e giocatori e questo, per crescere, è un aspetto fondamentale. Ci vuole ancora pazienza, ma stiamo facendo meglio ogni giorno.”

 

benetton treviso budd

ph. Benetton Treviso

 

Un gruppo sempre più unito

Capitan Dean Budd è l’ultimo ad arrivare al nostro microfono e anche lui è convinto che questo successo può essere davvero la scintilla per far partire la stagione dei Leoni.

“Credo che sia, se possibile, anche un pò di più perchè non vincevamo in trasferta da troppo tempo ed è una sensazione veramente bellissima. Siamo stati, forse, anche un pò fortunati alla fine ma troppe volte eravamo noi dall’altra parte della fortuna ed è una sensazione strana, vincere così. Avevo perso il conto, onestamente, delle volte che a noi è capitato di perderle, partite come quella di stasera, in questo modo.”

Due anni fa, giusto per fare un esempio ambientato in terra scozzese, il Benetton una gara così l’aveva persa, nei minuti finali, quando una meta di Adam Ashe e cinque punti al piede di Weir avevano tolto ai Leoni la possibilità di violare lo Scotstoun Stadium di Glasgow (era il novembre 2015).

Stasera, invece, Treviso è riuscito a tenere i nervi saldi, il direttore di gara non ha concesso la meta tecnica ad Edimburgo nemmeno dopo tre maul affossate e quattro mischie resettate nei minuti finali e la difesa dei biancoverdi ha fatto il resto.

“Abbiamo messo un po’ di pressione su noi stessi, come purtroppo capita spesso, ma alla fine abbiamo dimostrato di avere una mentalità più offensiva, di riuscire ad attaccare un pò di più gli avversari quando siamo in possesso e anche individualmente siamo cresciuti. La squadra sta diventando sempre più un gruppo e questo è fondamentale, perché in passato troppe volte ci è capitato di giocare un pò troppo sfilacciati e non si può fare bene nel rugby se non si gioca come collettivo. Stiamo costruendo il nostro gruppo ma adesso non voglio esaltarmi troppo. Dobbiamo continuare a fare bene, adesso dobbiamo trovare continuità settimana dopo settimana – troppe volte, in passato, dopo una vittoria abbiamo poi perso malamente la partita successiva e il nostro focus deve essere tenere la testa bassa e lavorare.”

Dove abbiamo vinto la partita stasera? Difficile analizzare mentre sono in campo, ma sono convinto che sia stato decisivo mettere punti a referto tutte le volte (o quasi) che siamo entrati nei loro 22m. Troppo spesso, infatti, abbiamo giocato un sacco di fasi a ridosso della linea di meta avversaria senza prenderci punti. Stasera, invece, siamo stati clinici e questo è un dettaglio che ci mancava. Anche in difesa abbiamo fatto bene, abbiamo mostrato che il grande lavoro fatto in settimana ha prodotto i suoi frutti.”

 

di Matteo Mangiarotti

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