Il terza linea parla dei due successi. E di un doppio binario atletico e mentale
Placcaggi e tanta quantità di lavoro sul breakdown. Francesco Minto è tra i giocatori più in evidenza nelle due vittorie della Benetton Treviso contro Edimburgo e Ospreys, e dalle pagine della Tribuna ha parlato dell’importanza dei due successi nell’economia del torneo dei veneti.
“Penso che dopo un anno con Crowley e lo staff ci sia la costruzione di un gioco e di un sistema difensivo“, esordisce il terza linea classe 1987 e 36 caps in maglia azzurra. Un lavoro che procede su un doppio binario: “Penso che ci sia un percorso tecnico atletico e uno mentale. Qualcosa si era visto anche nel finale con l’Ulster, poi il successo a Edimburgo, dopo tanto tempo, ti carica, il lunedì ti ritrovi in campo con più energia”. “Si cominciano a vedere quelli che erano gli obiettivi della squadre e della società. Ci sono tanti segnali positivi, quando vinci, penso alla nostra condizione, a Edimburgo abbiamo trovato le energia per difendere i 3 punti di vantaggio, con gli Ospreys abbiamo chiuso nei loro 22″.
Sugli equilibri generali del torneo, “l’impressione è che ci sia equilibrio, più di quanto si potesse pensare. Ma dobbiamo pensare solo a continuare sulla nostra strada, una partita alla volta”.
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