Springboks grandi protagonisti, ma una meta di McKenzie e un rosso a de Allende decidono la sfida
La carica di Newlands spinge il Sudafrica nelle primissime battute, ma gli All Blacks mettono subito in moto le proprie frecce. La prima ad accendersi è Nehe Milner-Skudder, che su un contrattacco mette in crisi la difesa Springboks con una serie di sidestep prima di servire Aaron Smith con un passaggio da circo dietro la schiena. L’azione però si conclude con un nulla di fatto. Ad aprire le danze sono i sudafricani con un piazzato di Jantjies, a cui risponde già al 12′ Barrett. Quattro minuti più tardi gli ospiti potrebbero colpire, ma Rieko Ioane non riesce a schiacciare dopo una bella volata di quaranta metri (favorita da un placcaggio sbagliato di Jantjies).
I Boks si salvano ancora al 19′ costringendo al tenuto Williams, dimostrando di essere pienamente in partita fisicamente e psicologicamente. Sull’azione successiva, infatti, i ball carrier di casa fanno strada tra le maglie nere e creano una buona piattaforma per Cronjé all’interno dei 22; il mediano di mischia attacca in solitaria ma perde palla a contatto con McKenzie, innescando una spettacolare ripartenza degli All Blacks vanificata però da un in avanti di Scott Barrett.
Il ritmo resta molto alto (mentre Jantjies sbaglia un piazzato), ma qualche errore di troppo da una parte e dell’altra non smuove gli equilibri nel punteggio, almeno fino al 32′: un chip di Jantjies è intercettato da Barrett, il numero 10 calcia in avanti e nella confusione l’ovale viene schiacciato da Crotty di pancia (con convalida dopo un lungo consulto con il TMO per Garces). Quando i sudafricani tengono di più il possesso, invece, avanzano solo con le cariche centrali di un mostruoso Eben Etzebeth, a cui però non seguono delle accelerazioni tali da impensierire la difesa All Blacks.
Gli stessi Springboks non hanno delle idee chiarissime. Ad esempio, a tempo scaduto Coetzee vorrebbe spedire il pallone in rimessa laterale per mandare le squadre all’intervallo, ma non lo fa nel migliore dei modi e gli All Blacks mantengono il pallone in gioco. Il risultato? Un primo tempo che si protrae addirittura fino al 50′, con gli Springboks che caricano a testa bassa ma senza trovare sbocchi offensivi.
La ripresa si apre con una splendida e furbesca touche di Marx, che poi abbatte almeno tre All Blacks e sposta il baricentro all’interno dei 22 neozelandesi. Con tanto cuore il Sudafrica prova a superare la linea Maginot ospite, lavorandola ai fianchi con i ball carrier e trovando lo spiraglio giusto con Cronjé che schiaccia alla base del palo. È sorpasso Sudafrica sul 10-8.
Gli All Blacks non partono alla garibaldina per ribaltare subito il punteggio, anche se Sopoaga (entrato al posto dell’infortunato Barrett) avrebbe immediatamente un’opportunità dalla lunga distanza che non c’entra i pali. Al 59′ però i neozelandesi colpiscono: Rieko Ioane intercetta un passaggio di Cronjé e vola in meta per il controsorpasso. Il Sudafrica cade in piede, non si scompone e ricomincia a macinare il gioco e si riporta di nuovo in vantaggio al 64′: Pollard taglia in due la difesa, offload per Marx che ricicla a sua volta per Jean-Luc du Preez, in meta per il 17-15.
Nel momento di maggiore sbandamento, però, gli All Blacks si aggrappano al loro giocatore più estroso sul terreno di gioco, Damian McKenzie. Al 69′ l’estremo dei Chiefs, fin lì altalenante nelle sue giocate, riceve palla da Havili in mezzo al campo e brucia sul tempo de Allende sulla ricezione, infilandosi nello spazio lasciatogli dal sudafricano e volando in meta senza che nessuno riesca a fermarlo.
Gli All Blacks schiacciano i Boks all’interno della loro metà campo, Sopoaga tenta il drop ma non centra i pali. Garces però consulta il TMO per un intervento in ampio ritard0 di de Allende sull’apertura neozelandese al momento del calcio, e decide per il cartellino rosso al centro sudafricano al 76′. Sopoaga sfrutta l’occasione e porta i suoi oltre il break (17-25).
La partita però è tutt’altro che finita. Gli Springboks si riversano in avanti e riaccendono l’entusiasmo del Newlands con una perfetta rolling maul, che porta in meta un sontuoso Malcolm Marx (24-25).
Sudafrica: 15 Andries Coetzee, 14 Dillyn Leyds, 13 Jesse Kriel, 12 Jan Serfontein, 11 Courtnall Skosan, 10 Elton Jantjies, 9 Ross Cronje, 8 Francois Louw, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi, 5 Lodewyk de Jager, 4 Eben Etzebeth (captain), 3 Ruan Dreyer, 2 Malcolm Marx, 1 Steven Kitshoff
A disposizione: 16 Chiliboy Ralepelle, 17 Trevor Nyakane, 18 Wilco Louw, 19 Franco Mostert, 20 Jean-Luc du Preez, 21 Rudy Paige, 22 Handré Pollard, 23 Damian de Allende
Marcatori Sudafrica
Mete: Cronjé (45), du Preez (64), Marx (79)
Conversioni: Jantjies (45, 79
Punizioni: Jantjies (10)
Nuova Zelanda: 15 Damian McKenzie, 14 Nehe Milner-Skudder, 13 Ryan Crotty, 12 Sonny Bill Williams, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (captain), 7 Sam Cane, 6 Liam Squire, 5 Scott Barrett, 4 Sam Whitelock, 3 Nepo Laulala, 2 Dane Coles, 1 Kane Hames
A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 Wyatt Crockett, 18 Ofa Tu’ungafasi, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Matt Todd, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Lima Sopoaga, 23 David Havili
Marcatori Nuova Zelanda
Mete: Crotty (32), Ioane (59), McKenzie (69)
Conversioni: Sopoaga (59, 69)
Punizioni: Barrett (12)
di Daniele Pansardi
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.