Nonostante un’accoglienza pessima durante il tour dei Lions, l’head coach gallese spera ancora di allenare gli AB
Pochi giorni dopo aver escluso la possibilità di un suo coinvolgimento nel tour dei Lions 2021, Warren Gatland è tornato a parlare del proprio futuro, aprendo anche a prospettive di colore nero. Nonostante quest’estate sia stato accolto nella terra d’origine tra scetticismo e addirittura feroci critiche da parte della stampa locale ed una fetta dell’opinione pubblica, l’ex allenatore dell’Irlanda ha fatto sapere di non aver abbandonato il desiderio di guidare, un giorno, gli All Blacks.
“Il mio piano è quello di proseguire alla guida del Galles fino al mondiale 2019, poi prendermi sei mesi di totale relax, tra mare e pisolini”, ha dichiarato il cinquantaquattrenne ad Agence France-Presse. “Poi, se ci dovessero essere nuove occasioni di lavoro le esplorerei molto volentieri, soprattutto nel Super Rugby. La cosa fondamentale per avere delle chance di allenare in Nuova Zelanda è trovarsi al posto giusto nel momento giusto perché non ci sono molte “posizioni aperte” come coach di rugby”, ha poi aggiunto il nativo di Hamilton.
Fare bene con una franchigia dovrà essere condizione necessaria (ma non per forza sufficiente) affinché possa ambire alla panchina degli All Blacks. Lo stesso Gatland, recentemente, ha affermato che non è più un sogno da rincorrere ad ogni costo, ma certamente sarebbe un onore per lui assumere un incarico di cotanto prestigio. Essere stato uno dei coach dei Lions più vincenti della storia del rugby potrebbe aiutarlo nell'”impresa”.
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