Ai ducali non basta una prima frazione straordinaria. I francesi passano negli ultimi venti minuti
La partita inizia con la franchigia italiana subito propositiva e produttiva: al quarto un calcio di Canna sblocca il risultato aprendo la strada all’impeto delle Zebre, che si traduce in due mete ravvicinate. Prima Licata, con tuffo in mezzo ai pali, e poi Boni, bruciando tutta la difesa, marcano infatti pesantemente sistemando il risultato sul 17-0, anche grazie alle conversioni dello stesso Canna, dopo poco più di dieci minuti.
Pau è alle corde. La reazione arriva soltanto al ventitreesimo, quando Votu trova il varco giusto per andare a segnare; mentre Fajardo centra i pali. Ma è un fuoco di paglia.
Il team di Bradley torna a farsi sentire. Alla mezz’ora Castello trova la via della meta e prima dell’intervallo è nuovamente Canna a indirizzare positivamente due volte l’ovale verso i pali sfruttando appieno due penalità concesse dalla compagine transalpina. Si va al riposo sul 30-7 per le Zebre.
Il restart si caratterizza per una prima serie di avvicendamenti sul terreno del Lanfranchi di Parma. E’ solo al cinquantreesimo che arrivano i primi punti della ripresa, di marca ospite. Peter Saili firma la seconda meta per la squadra d’Oltralpe, Fajardo poi si dimostra ancora preciso al piede accorciando nel risultato. Si va sul 30-14.
Le Zebre soffrono, poco dopo lo scoccare dell’ora di gioco Pau torna di nuovo a bussare riaprendo la gara: il direttore di gara decreta una meta tecnica agli ospiti sventolando in faccia a Bello anche un cartellino giallo che lascia i bianconeri in quattordici. Lo score si sistema quindi sul 30-21.
Entra Tenga esce di Giulio, ma la furia dei francesi non si arresta e cinque minuti dopo arriva la seconda meta tecnica per il 30-28. I bianconeri si trovano in balia delle onde. L’indisciplina diventa un tratto caratterizzante. Gli ospiti ne approfittano e passano in vantaggio per la prima volta al settantatreesimo con il piazzato di Taylor, poi sentenziano i bianconeri con la meta di Tagitagivalu.
Si va sul 30-38, che in extremis diventa però 33-38 per effetto dell’ultimo piazzato di Canna “regalando” almeno il punto di bonus agli emiliani.
Zebre Rugby: Ciaran Gaffney, Giulio Bisegni, Tommaso Boni, Tommaso Castello (c), Giovanbattista Venditti, Carlo Canna, Marcello Violi, Andrea Lovotti, Oliviero Fabiani, Eduardo Bello, David Sisi, George Biagi, 6 Derick Minnie, Johan Meyer, Giovanni Licata
A disposizione: Luhandre Luus, Andrea de Marchi, Roberto Tenga, Leonard Krumov, Jacopo Sarto, Guglielmo Palazzani, Serafin Bordoli, Gabriele Di Giulio
Marcatori Zebre
Mete: Giovanni Licata (8), Tommaso Boni (10), Tommaso Castello (28)
Conversioni: Carlo Canna (9, 11, 29)
Punizioni: Canna (4, 33, 39, 82)
Pau: Charly Malie, Frank Halai, Florian Nicot, Jale Vatubua, Watisoni Votu, Brandon Fajardo, Clovis Lebail, Geoffrey Moise, Lucas Rey, Lourens Adriaanse, Fabrice Metz (c), Masalosalo Tutaia, Ben Mowen, Paddy Butler, Peter Saili
A disposizione: Laurent Bouchet, Jamie Mackintosh, Sylvain Charlet, Daniel Ramsay, Pierrick Gunther, Lekima Tagitagivalu, Thibault Daubagna, Tom Taylor
Marcatori Pau
Mete: Watisoni Votu (23), Peter Saili (53), Meta Tecnica (64, 69), Lekima Tagitagivalu (77)
Conversioni: Brandon Fajardo (24, 54), Lekima Tagitagivalu (78)
Punizioni: Tom Taylor (73)
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