Test match 2017: la conferenza stampa di O’Shea, Parisse e del presidente Gavazzi

A Milano sono state presentate le sfide di novembre. Il ct irlandese: “Chance di vincere in ogni partita”

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

MILANO – La Galleria Crèdit Agricole ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dei test match di novembre della Nazionale italiana di rugby, che sarà rispettivamente impegnata contro Fiji (l’11 a Catania), Argentina (il 18 a Firenze) e Sudafrica (il 25 a Padova).

Presenti all’appuntamento in rappresentanza della selezione azzurra vi erano il presidente federale Alfredo Gavazzi, il commissario tecnico Conor O’Shea, il team manager Luigi Troiani, il capitano Sergio Parisse e Leonardo Ghiraldini, Tommaso Castello, Edoardo Padovani e Leonardo Sarto.
Dopo gli interventi di Fabrice Ferrero di Crèdit Agricole, a fare gli onori di casa, e di Alessandro Araimo di Discovery Italia, a prendere la parola è stato Conor O’Shea: “Durante l’ultimo anno abbiamo visto le franchigie e le loro prestazioni decisamente migliorare. Ci sono giovani con tanto potenziale. Abbiamo giovani come Minozzi, Licata e Giammarioli, ma anche esperti come Parisse e Ghiraldini, senza dimenticare gli infortunati come Morisi, Gega e Zanni.
I giocatori sono arrivati al raduno con la giusta confidenza. La strada intrapresa è giusta, ma difficile. Per noi la sfida deve essere quella di giocare contro le squadre più forti della nostra e credo che novembre sia l’occasione giusta per testarci. C’è un ambiente positivo e sono entusiasta per il percorso verso la Rugby World Cup 2019”.
“La differenza fra noi e gli altri non è così grande – ha continuato poi l’irlandese – Negli ultimi anni abbiamo fatto tanto per i giovani, molti dei nostri problemi nascevano dalla testa. Con le due franchigie e giovani giocatori c’è un energia diversa. La sfida è grande, non sono stupido. So che sarò giudicato sui risultati. Siamo sulla giusta strada, sono ottimista, vedo la luce e non un treno. Vedo il bicchiere mezzo pieno. In ogni partita avremo una chance di vincere. Lo sport del rugby è come una montagna russa, nei prossimi anni avremo giornate difficili e grandi giornate. C’è profondità nella rosa e penso che in molte posizioni, ma non tutte, ci sia buona competitività interna. La storia è storia, il futuro si chiama Fiji. L’obiettivo è di rimanere focalizzati sulle nostre prestazioni e il nostro gameplan. Dobbiamo rimanere concentrati. Siamo contenti che il fitness del gruppo sia migliorato – conclude – se gli avversari ci dovessero battere sarà solo perchè saranno migliori di noi. Io spero ovviamente di vincere.”

 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Sergio Parisse: “Il ricambio generazionale è importantissimo perchè i giovani devono mostrare di avere qualità e voglia. Con O’Shea ci sentiamo spesso e discutiamo anche sul movimento. I risultati, ma non solo, testimoniano il miglioramento delle franchigie. Le premesse per i test match sono buone. Mi auguro che il gruppo possa arrivare in forma alla prossima RWC 2019. Ora però dobbiamo concentrarci sul prossimo impegno. Parlando con i ragazzi di Benetton e Zebre percepisco che qualcosa è cambiato nella loro mentalità: ora si arrabbiano quando perdono con un minimo distacco, prima magari erano contenti di non averne presi tanti”.

 

Queste invece le dichiarazioni del presidente Gavazzi: “A Catania vogliamo avere un risultato positivo, nonostante la differenza di ranking. Spero che Firenze, che ci ha portato fortuna contro il Sudafrica, faccia lo stesso contro l’Argentina. È una partita che si può affrontare con grande positività. In quel di Padova, dove fronteggeremo gli Springboks, vogliamo ripetere la performance vittoriosa dell’anno scorso in un ambiente importantissimo per il nostro movimento, dove mi auguro ci siano tanti tifosi. Il rinnovamento che stiamo facendo ci da tanta fiducia. Quando ci sono i giovani c’è entusiamo, ma anche tante cose da mettere a punto.”

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