Tuilaepa Sa’ilele Malielegaoi, a capo anche della SRU, ha lanciato una raccolta fondi e chiesto il supporto dell’Inghilterra
La situazione delle Samoa è definitivamente precipitata. Il primo ministro dello Stato oceanico, nonché presidente della Federazione rugbistica, Tuilaepa Sa’ilele Malielegaoi, ha annunciato al Samoa Observer che la Samoa Rugby Union è in bancarotta. “In altre parole, siamo insolventi – ha dichiarato Tuilaepa – Significa che l’Union non può continuare a liquidare i debiti con le banche. Abbiamo anche bisogno di soldi per pagare i nostri atleti, in modo che possano continuare a giocare”.
Tuilaepa ha anche confermato come la Federazione non abbia nemmeno i soldi per garantire l’assicurazione ai giocatori samoani impegnati nei test match in Europa in questo mese contro Scozia e Inghilterra, e per pagare il coach Fuimaono Titimaea Tafua (su cui tra l’altro ci sono discussioni aperte sulla sua nomina, visto che World Rugby lo aveva indicato al settimo posto nella sua lista di candidati proposta a Samoa, secondo il Samoa Observer).
Sempre Tuilaepa ha lanciato un appello nelle scorse ore invitando la popolazione a fare delle donazioni attraverso una Radiothon, ovvero una tramissione radiofonica dedicata per l’appunto alla raccolta fondi, con cui racimolare parte del denaro necessario per saldare i debiti che ammonterebbero a circa un milione di sterline. Il primo ministro ha anche richiesto l’aiuto della Federazione inglese, in vista della sfida tra Inghilterra e Samoa del prossimo 25 novembre: “La Federazione samoana sta anche cercando di capire come cercare di ottenere una condivisione delle entrate con le Union più grandi. Per esempio, per una gara in Inghilterra, non sono sicuro di quanti milioni di euro vengono guadagnati con i biglietti; facciamo 30 milioni di sterline. La metà di questi, 15 milioni, ci aiuterebbero con il nostro budget annuale per i prossimi quindici anni”.
A dark day for the rugby world as PM announces Samoa officially Bankrupt, asking public dig deep and bail them out #saveSamoa https://t.co/xHiAT6myzG
— Daniel Leo (@danleo82) 8 novembre 2017
Daniel Leo, ex giocatore samoano e rappresentante della Pacific Rugby Welfare, un’organizzazione che si occupa del welfare dei giocatori del Pacifico. Questo il suo tweet di stamattina.
Una proposta in tal senso era arrivata anche di recente da Mako Vunipola, pilone inglese di origini tongane, che aveva proposto ai propri compagni di squadra di devolvere una parte del proprio gettone di convocazione, 22mila sterline, ai giocatori samoani, che dovrebbero percepire invece una diaria per match di appena 650 sterline.
Le difficoltà samoane invece non sono una certa novità delle ultime ore, tant’è che già nel novembre del 2014 giocatori e Federazione erano ai ferri corti per questioni economiche, a causa delle quali i giocatori avevano minacciato il boicottaggio. In questi anni, inoltre, non sembra che i rapporti con World Rugby siano andati per il meglio. E la questione legata alla scelta dell’allenatore sembra essere solo una delle motivazioni: “La mentalità di World Rugby è che noi siamo come una Federazione da timbri. Se ci dicono di andare in spiaggia, noi facciamo quello che ci viene detto. Questa mentalità è stupida”.
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