Il CT azzurro sottolinea l’importanza di una performance di alto livello
Una prima linea che supera i 330 chilogrammi, seconde e terze made in Benetton, l’esperienza di Parisse. L’intraprendenza offensiva di Marcello Violi al fianco dell’estro di Carlo Canna, la solidità di Castello e Boni, il ritorno di Bellini in azzurro e il talento di Leonardo Sarto ad affiancare il debuttante Jayden Hayward con la maglia numero 15. Queste le scelte di Conor O’Shea per l’esordio dell’Italia in questi test match novembrini contro le Figi in quel di Catania, allo stadio “Massimino”.
“Sono eccitato per questa prima sfida di stagione, contento del lavoro di preparazione che abbiamo svolto sino ad oggi” ha dichiarato il CT dell’Italia in conferenza stampa. L’Italia affronterà le Figi per la dodicesima volta nella sua storia ovale, con il bilancio delle due squadre fermo sul 6 a 5 per i nostri avversari che, come ha ricordato O’Shea, sono davanti a noi nel ranking: “Fiji ci precede nel ranking al momento, ma nella partita di giugno a Suva contro di loro, ed anche una settimana dopo contro l’Australia a Brisbane abbiamo dimostrato di non essere lontani. Spero che sabato, con il pubblico catanese a sostenerci, metteremo in campo una grande performance e porteremo a casa il match”.
“Quella di sabato, come ha ricordato oggi Parisse alla squadra, è una sfida molto difficile: i nostri avversari hanno giocatori in gradi di creare dal nulla, di fare vere magie con l’ovale in mano. Dovremo essere sempre concentrati e la nostra reazione al loro rugby sarà fondamentale.” Figi, rammenta il CT, non è un avversario per niente semplice: “Figi ha grandi trequarti, un ottimo allenatore ed ha compiuto grandi passi avanti anche con i trequarti. Per noi sarà una sfida in mischia chiusa, in difesa, in ogni area del campo. Non mi stanco di ripeterlo, la nostra performance sarà la chiave della partita”.
Conor O’Shea non ha poi perso occasione per commentare l’inizio di stagione delle franchigie italiane in Pro14: “Zebre e Treviso hanno iniziato con alcune performance interessanti e guardando alla squadra che abbiamo scelto per la gara di sabato penso ci sia un gran bel gruppo, un mix interessante tra le nostre due franchigie ed i giocatori di stanza all’estero. Stiamo lavorando duro con questi ragazzi e credo che il futuro per noi possa essere positivo”
L’obiettivo della nazionale rimane vincere, ma il commissario tecnico della nazionale mira a una prospettiva di lungo periodo: “Sicuramente vogliamo vincere ma il nostro focus deve essere sulla prestazione, non sul risultato: non controlliamo il tabellone, ma dobbiamo avere chiaro in testa il nostro piano di gioco, quello che possiamo fare sul campo e come possiamo farlo. Se riusciremo a controllare il nostro rugby nel modo adeguato, forse potremo portare a casa la partita”.
“Siamo consapevoli delle nostre responsabilità, sappiamo che il risultato è sempre importante. Lo è per noi, per la squadra, per i tifosi. Ma non è qualcosa che controlliamo in modo diretto, mentre lo è la nostra prestazione” ha quindi concluso Conor O’Shea, ricordando di fare giustamente attenzione al numero di vittorie che l’Italia sarà in grado di racimolare in questo novembre, senza però dimenticare che l’obiettivo principale rimane un altro: costruire.
La costruzione dell’edificio chiamato Italrugby ricomincia sabato 11 novembre alle ore 15, con il fischio d’inizio dell’atteso match del “Massimino”. Arbitra John Lacey della federazione irlandese.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.