L’head coach neozelandese torna sul gesto del suo primo centro contro la Francia
Stuff.co.nz, popolare sito d’informazione neozelandese, riporta le dichiarazioni dell’head coach degli All Blacks Steve Hansen in merito al gesto di Sonny Bill Williams che ha finito per rimettere parzialmente in partita la Francia, regalando un secondo tempo divertente ed emozionante agli spettatori neutrali. Meno felice Hansen: “Sarà di lezione a Sonny. Ora sa che la prossima volta deve prendere il pallone e non lanciarlo oltre la linea”
Su un calcio alto che lo vedeva contendere l’ovale in area di meta con Yoann Huget, infatti, Sonny Bill Williams ha deliberatamente lanciato il pallone oltre la linea di pallone morto per evitare che Huget potesse segnare. Un gesto che gli è costato un cartellino giallo e una meta tecnica assegnati dall’arbitro, peraltro in una situazione dove Williams aveva un chiaro vantaggio. Secondo Hansen si tratta di una reminiscenza del rugby league: “Non conosceva la regola perché [in quel momento] stava giocando a league”.
Non è la prima volta che il comportamento di Williams in campo viene ricollegato al suo passato da star di rugby a XIII. Anche dopo il cartellino rosso comminatogli contro i Lions nel secondo test della scorsa estate, diversi opinionisti sostennero che il placcaggio a spalla chiusa di Williams fosse dovuto a un retaggio istintivo lasciatogli dal league.
Hansen svela anche i particolari regolamentari: “io sono rimasto sorpreso (per l’assegnazione della meta tecnica oltre al cartellino giallo) finché Ian Foster (uno degli assistenti degli All Blacks) non mi ha spiegato la regola. Non avevo capito che, una volta che hai commesso quel fallo, sei praticamente considerato invisibile. Se commetti un fallo in area di meta è come se tu non fossi lì. Una volta capito questo, è stato chiaro che sarebbe stata una meta tecnica, visto che [Yoann Huget] avrebbe potuto prendere il pallone.”
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