La filastrocca scritta da un papà per il proprio bimbo che sta spopolando sui social
Probabilmente chi di voi ha più dimestichezza con i social avrà già avuto modo di leggerla in questi giorni su Facebook, magari sulla bacheca del capitano azzurro Sergio Parisse che è stato tra i primi a condividerla. Si tratta di una poesia, una favola per bambini, scritta da Roberto Frangioni, papà di Marcello, bimbo toscano di sette anni, minirugbista e grande appassionato di palla ovale che proprio la settimana scorsa a Firenze ha assistito alla sua prima partita degli Azzurri dagli spalti del Franchi.
Quello che ci è piaciuto, oltre alla bellissima filastrocca, è la spontaneità e le ragioni per cui è nata. Come ci ha raccontato lo stesso Roberto: “Ho scritto una poesia in rima sulla “creazione” della palla ovale per lui [Marcello ndr], ma anche per tutti gli altri bambini (…e non solo!) per mettere un po’ di curiosità.”. Viste le condivisioni sui social e i commenti di apprezzamento ha senz’altro colpito nel segno.
Buona lettura e mi raccomando divulgatela!
Di certo non piovuta dalle stelle
ma forse cucita da un pezzo di pelle
anzi no…parti di vesciche dei maiali
nelle mani sapienti di uno che creava stivali
Mr. William Gilbert, un calzolaio londinese
con la bottega piena di vesciche appese
ed io era là…proprio una di quelle
mi sentivo diversa…che strano odore la mia pelle
d’un tratto il signore mi prese e iniziò a gonfiare
soffiando in un bocchino di terracotta, pareva faticare
che dolore persi i sensi…ore e ore di lavoro
tutti i vari passaggi per crearmi del buon Gilbert li ignoro
ad un certo punto mi svegliò la sua voce ” ho finito ”
mi prese, mi appoggiò per terra…con uno sguardo stranito
davanti a me uno specchio a dir poco rotto
mi guardai, sussultai tutto di un botto
pensavo mi facesse tonda, perfetta o quasi
invece no…una strana forma…due erano i casi
o aveva sbagliato e mi avrebbe buttato
o dal quel momento un’altro gioco sarebbe nato
mi tirò …dire che rimbalzavo normalmente sembrava un’offesa
non ero di certo una sfera…ma nemmeno obesa
allungata…slanciata…sinuosa
ero bella…sempre in posa
e quella scritta GILBERT come mi donava
il giusto accessorio… davvero spiccava
un nuovo sport in quel momento era nato
e sapete come lo hanno chiamato?
RUGBY…il nome della città dove sono stata creata
da dove tutta questa magia è iniziata
nel corso degli anni quanto fango ho mangiato
e quanti ragazzi per avermi hanno litigato
sempre sporca e infangata
ma anche ben stretta e amata
a volte mi davano un calcio e mi mandavano lontano
poi però li vedevo tutti correre…come stringeva quella mano
chi mi portava stretta stretta per tutto il campo
chi mi passava veloce e agli altri non dava scampo
poi arrivavano oltre una linea bianca..oltre a dei pali
mi schiacciavano in terra..con una forza senza uguali..
una mattina mentre ero insieme a tante mie sorelle di vita
in un cesto grande, aspettando l’inizio di una nuova partita
sento un vecchietto porre una domanda e il mio battito sale
“è nato prima l’uovo o la gallina?”ed io che urlo ” l’ovale”
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