Il capitano in conferenza: “Tireremo le somme dopo la RWC 2019”. O’Shea: “Il gruppo può crescere”
Al termine dell’ultimo Test Match dell’Italia, perso contro il Sudafrica per 6-35, Conor O’Shea e Sergio Parisse si sono presentati ai microfoni di DMAX.
Sergio Parisse: è un peccato che non siamo riusciti a concretizzare. Sono state tre settimane più che positive per il futuro, vedere che i ragazzi non mollano niente è incoraggiante per il futuro. Non bisogna accontentarsi di niente, a livello fisico c’è stato un passo in avanti, ma non basta. Bisogna continuare a migliorarci. Sicuramente sono i risultati che parlano, non possiamo essere contenti, ma nonostante la sconfitta che ci rode sono fiduciooso per il futuro.
Conor O’Shea: il Sudafrica è stato migliore di noi. Non sono arrabbiato, sono molto orgoglioso. È stata una partita difficile per noi, ma abbiamo un buon gruppo.
In conferenza stampa, allenatore e capitano hanno continuato così:
O’Shea: “Abbiamo avuto anche oggi molte opportunità, ma ovviamente dobbiamo cercare di segnare. Il match di oggi ha visto i ragazzi compiere un grande sforzo, ma il Sudafrica è stato migliore di noi. Nei primi venti minuti, sino al 6-7 per loro, abbiamo fatto il miglior avvio di tutti i Test Match. Cambiare poi, nella ripresa, era difficile. Abbiamo trovato in generale tre o quattro giocatori giovani con potenziale. Sono contento in vista del futuro. Vedo un gruppo che può crescere.
A caldo non riesco a spiegare il perchè delle mancate realizzazioni. Certo quando ci si difende è più facile. Gli avanti sudafricani, poi, hanno una taglia enorme e anche lavorare sulla larghezza del campo, più il tempo passava, era difficile.
Adesso abbiamo tempo per fare un lavoro di analisi su tutte e tre le partite, ma una cosa è certa in futuro dovremmo essere resilienti: questo sarà l’obiettivo del nostro cammino. Abbiamo rimandato per tanti anni i cambiamenti al sistema che dovevamo fare: gli altri non ci aspettano”.
Parisse: “Nell’uno contro uno non abbiamo vinto tutti gli impatti, ma nel secondo tempo le condizioni di gioco non ci hanno permesso di trovare la larghezza del campo. Siamo stati costretti ad affrontarli sulla densità del campo, laddove sono più forti. Non siamo qui a giustificare i nostri risultati. Giochiamo con le squadre migliori, ma abbiamo fiducia in Conor e nel nostro lavoro. Sappiamo dove vogliamo andare e crediamo nella nostra strada: tireremo le somme dopo la RWC 2019. Vedo comunque profondità e un gruppo che si sta allargando. Stiamo crescendo fisicamente. In ogni partita non dobbiamo rimettere in discussione tutto. È difficile quando perdiamo ogni volta dover giustificare, ma dietro abbiamo una base solida, un bel gruppo e uno staff competente”.
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