Test Match: Inghilterra, a Twickenham arriva Samoa

La vittoria inglese appare scontata, ma Samoa ha qualche motivazione in più

inghilterra rugby

ph. Reuters

Alla vigilia dell’ultimo test per l’Inghilterra in questa finestra internazionale di novembre, tengono banco due argomenti che con il campo hanno poco a che vedere. Superato indenne lo scoglio rappresentato dall’Australia, schiacciata con un perentorio 30 a 6, la squadra di Eddie Jones si presenta con i favori del pronostico nettamente dalla propria parte: una vittoria di Samoa sembra praticamente impossibile.

 

Assurgono allora al proscenio due questioni: la prima riguarda la fascia di capitano della nazionale inglese, la seconda la retromarcia innestata dai giocatori inglesi per la famigerata donazione di una minima parte del loro gettone di presenza a Samoa.

 

Andiamo con ordine: Eddie Jones ha scelto di concedere a Jamie George la sua prima partenza da titolare con la maglia bianca. Il tallonatore dei Saracens viveva nella peculiare situazione di essere stato il tallonatore titolare di British & Irish Lions senza aver mai ottenuto un cap da titolare con la sua squadra nazionale. Jones si è affrettato a fare da pompiere in lungo e in largo, dichiarando alla stampa inglese che la sua prima scelta rimane Dylan Hartley sia come tallonatore che come capitano della nazionale.

 

La fascia di capitano sarà per la prima volta condivisa: George Ford e Chris Robshaw sono stati indicati come i co-capitani della formazione. Hartley prenderà comunque in mano la situazione nel momento in cui dovesse entrare in campo dalla panchina. L’onore e l’onere di conferire con l’arbitro è stato affidato a Robshaw, per la prima volta da quel funesto 2015.

 

Intanto, lo spogliatoio inglese ha preso una decisione netta: i giocatori non doneranno mille sterline a testa delle 22mila ottenute come gettone di presenza, come proposto da Mako Vunipola e Manu Tuilagi ad inizio mese. Dopo la bancarotta della federazione samoana, la federazione inglese ha già coperto 75mila sterline di costi per consentire a Samoa di essere in campo questo sabato, ma la tensione rimane alta soprattutto fra Samoa e World Rugby, alla quale gli isolani contestano un’iniqua redistribuzione delle risorse economiche. D’altra parte la mala amministrazione della federazione samoana appare evidente.

 

I giocatori inglesi hanno scelto di non compiere il suddetto gesto: problema troppo complesso, su cui non è compito dei giocatori intervenire, questa le ragioni della decisione. La situazione complessiva rappresenta per Samoa una motivazione extra, e i giocatori isolani sono particolarmente inclini ad essere ispirati in campo quando ci si gioca qualcosa in più del solo risultato. Certo, il novembre di Samoa non ha finora regalato grandi soddisfazioni: a una prova tutto sommato buona, ma perdente, contro la Scozia nel primo appuntamento a Murrayfield ha fatto seguito una sconfitta inaspettata a Bucarest, dove Nanai-Williams e compagni hanno ceduto alla Romania per 17 a 13.

 

Venendo a quanto accadrà in campo, l’Inghilterra si presenta con una formazione interessante, con molti giocatori in campo che hanno qualcosa da dimostrare per contendere la maglia ai titolari. Non solo Jamie George, ma anche Henry Slade, che deve riscattarsi dalla opaca prestazione contro l’Argentina. Questa volta il giocatore di Exeter vestirà la maglia numero 13, con Alex Lozowski a celebrare la sua prima partenza da titolare accanto a lui. Sam Simmonds trova la sua prima partenza con la maglia numero 8 al posto di Nathan Hughes. Altri due esordi dal primo minuto sono quelli del seconda linea Charlie Ewels e del pilone di Leicester Ellis Genge, in ottima forma. Torna intanto ad estremo Mike Brown dopo il turno di stop per concussion.

 

Sul fronte opposto, ancora maglia numero 10 per il giocatore più talentuoso della brigata isolana: Tim Nanai-Williams. Rispetto alla settimana scorsa, Samoa ha operato tre cambi al proprio XV: si tratta di Alapati Leiua, Josh Tyrell e TJ Ioane, che subentrano rispettivamente a Lee-Lo, Lemalu e al senatore Treviranus.

 

Arbitra il match l’irlandese Andrew Brace, con Nigel Owens e Wayne Davies a coadiuvarlo. Il calcio d’inizio a Twickenham è previsto per le 16 italiane, con diretta TV su Sky Sport 2.

 

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Jonny May, 13 Henry Slade, 12 Alex Lozowski, 11 Elliot Daly, 10 George Ford (cc), 9 Danny Care, 8 Sam Simmonds, 7 Chris Robshaw (cc), 6 Maro Itoje, 5 Charlie Ewels, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Dylan Hartley, 17 Joe Marler, 18 Harry Williams, 19 Nick Isiekwe, 20 Courtney Lawes, 21 Ben Youngs, 22 Piers Francis, 23 Semesa Rokoduguni

Samoa: 15 Ahsee Tuala, 14 Paul Perez, 13 Kieron Fonotia, 12 Alapati Leiua, 11 David Lemi, 10 Tim Nanai-Williams, 9 Dwayne Polataivao, 8 Jack Lam, 7 TJ Ioane, 6 Piula Faasalele, 5 Chris Vui (c), 4 Josh Tyrell, 3 Donald Brighouse, 2 Motu Matu’u, 1 Jordan Lay
A disposizione: 16 Manu Leiataua, 17 James Lay, 18 Hisa Sasagi, 19 Faatiga Lemalu, 20 Ofisa Treviranus, 21 Melani Matavao, 22 Rey Lee-Lo, 23 JJ Taulagi

 

Lorenzo Calamai

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