Due splendide mete di Stockdale e tanta difesa le chiavi del successo verde
DUBLINO La fantasia di Sexton e Murray mette subito in difficoltà gli argentini e il numero 10 irlandese si può andare in piazzola dei 22 metri centrali dopo poco più di due minuti: 3-0. Al 10’ l’Irlanda sfiora la meta dell’anno: Murray calcia col gps verso destra, Byrne arriva in tempo ma il rimbalzo lo tradisce. Poco dopo la mischia ordinata irlandese ara quella argentina e Sexton al 13’ può fare 6-0 con un altro calcio dai 20 metri centrali. Sanchez va in piazzola poco dopo perché O’Brien non rotola via dopo un placcaggio: il calcio dalla linea di metà campo laterale va largo a destra.
Splendida meta irlandese al 21’: i due centri combinano in un attimo aprendo la difesa, Farrell serve Stockdale sui 30 metri con davanti un autostrada per i pali. L’Argentina si accende insieme al genio di Sanchez, che si conferma capace di inventare dal nulla. La seconda metà del primo tempo è così più equilibrata, l’Irlanda tiene sui punti d’incontro e non rischia molto in difesa ma dopo la meta non è più pericolosa. Si va negli spogliatoi sul 13-0 Irlanda.
L’Argentina rimane negli spogliatoi e Stockdale, servito in un’azione normalissima sui 30 metri, approfitta di una dormita clamorosa nella difesa sudamericana e va a segnare nell’angolo sinistro la sua seconda metà personale e della squadra. Sexton trasforma dalla linea laterale e al 43’ è 20-0. L’Argentina inizia a spingere con convinzione e si gioca per molti minuti nei 22 irlandesi fino a quando un calcetto di Sanchez scavalca la difesa e permette a Tuculet di schiacciare in meta. Il Tmo convalida e Sanchez trasforma: al 56’ è 20-7. Nel terzo quarto l’Argentina mette insieme 81% di possesso e 86% di territorio ma il punteggio del parziale è 7-7.
L’Irlanda torna in avanti e in due minuti è in meta. Tenuto sulla linea dei 10 metri argentina, punizione calciata in touche, carretto travolgente e Stander schiaccia. La trasformazione va sul palo ma al 64’ è 25-7. L’Argentina torna in attacco e va in meta la seconda volta con Leguizamon, ancora su invenzione di Sanchez, che non trasforma: 25-12 al 72’. Sexton torna in piazzola poco dopo per un placcaggio alto di Bertranou su Kearney: 28-12 al 75’.
Splendida ripartenza argentina nel finale, fermata da un recupero di Kearney. L’Argentina resta in attacco conclude con un altro calcetto di Sanchez che manda in meta Ramiro Moyano nell’angolo sinistro e trasforma, rendendo più che dignitosa la sconfitta argentina: 28-19.
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Adam Byrne, 13 Chris Farrell, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony, 5 Iain Henderson, 4 James Ryan, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy A disposizione: 16 James Tracy, 17 Dave Kilcoyne, 18 John Ryan, 19 Devin Toner, 20 Rhys Ruddock, 21 Luke McGrath, 22 Ian Keatley, 23 Andrew Conway
Marcatori Irlanda
Mete: Jacob Stockdale (21′, 42′), CJ Stander (63′)
Trasformazioni: Johnny Sexton (22′, 43′)
Punizioni: Johnny Sexton (3′, 13′, 75′)
Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Ramiro Moyano, 13 Matias Moroni, 12 Santiago Gonzalez Iglesias, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolas Sanchez, 9 Martin Landajo, 8 Tomas Lezana, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Matias Alemanno, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustin Creevy (c), 1 Santiago Garcia Botta. A disposizione: 16 Julian Montoya, 17 Lucas Noguera, 18 Enrique Pieretto, 19 Guido Petti, 20 Juan Manuel Leguizamon, 21 Gonzalo Bertranou, 22 Jeronimo de la Fuente, 23 Sebastian Cancelliere
Marcatori Argentina
Mete: Joaquin Tuculet (55′), Juan Manuel Leguizamon (70′), Ramiro Moyano (80′)
Trasformazioni: Nicolas Sanchez (56′)
Punizioni:
di Damiano Vezzosi
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