A Narbonne è show fra sottomano, ricicli e grandi cavalcate delle Fiji contro il Canada
Metti una fredda serata di novembre a Narbonne, nel sud della Francia fra Montpellier e Perpignan. Terra di rugby che ha ospitato lo scorso sabato il test match internazionale fra Canada e Fiji. Il pubblico non era molto, data la mancanza di una squadra di casa, ma non per questo lo spettacolo è mancato. Il merito è soprattutto della squadra isolana, che con un sonoro 57 a 17 hanno legittimato il proprio status nei confronti di un Canada mai in grado di arginare lo strapotere fisico e tecnico dei figiani.
Nove mete il conto totale presentato al Canada, segnate da otto interpreti diversi e condite da una meta tecnica ottenuta da mischia chiusa. La bellezza delle marcature è cresciuta con l’andare del tempo: la meta di Lomani a fine primo tempo propiziata da un incredibile offload sottomano di Josua Tuisova, quella di Nakarawa dove lo stesso seconda linea si esibisce in un basket pass stupendo, il contrattacco dai propri 22 che vale il 52 a 17, la partita di Sevens giocata in quindici in occasione dell’ultima meta.
Prestazioni notevoli da parte di Tuisova, ingestibile per la difesa, del solito Nakarawa e del suo compagno di seconda linea Peceli Yato, ventiquattrenne che milita a Clermont di cui sentiremo parlare ancora.
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