Il rugby francese, davanti al disastro di novembre, prova a cercare delle soluzioni
Tre sconfitte a giugno, tre ko a novembre e un pareggio interno deludente contro il Giappone. La nazionale francese di rugby non sa più vincere, anzi: più il tempo passa e più sembra sia vittima di un’involuzione tecnica e psicologica che Oltralpe sta diventando un serio problema. I media locali infatti guardano al prossimo biennio – quello che porterà alla RWC 2019 – con negativismo assoluto e pensano che la Coppa del Mondo 2023, che si disputerà proprio in territorio transalpino, possa rappresentare una Caporetto. In questo clima quindi le vecchie ferite del movimento rugbystico sono tornate ad aprirsi.
Come riporta Rugbyrama infatti, la Lega Nazionale Rugby e la Federazione Francese sono tornate ai ferri corti. Dopo il caos legato all’elezione di Bernarde Laporte da numero uno del rugby transalpino, cosa che aveva scatenato un terremoto di reazioni negative, la “tregua armata” estiva sembrava aver riportato tutto alla normalità; ma la dipartita della squadra di Novès (per inciso anche lui sulla graticola) ha risvegliato i due organi che però pare siano intenzionati a collaborare per il bene della nazionale: “Al termine di una finestra di novembre con risultati molto negativi, la LNR è pronta ad impegnarsi al più presto e congiuntamente alla FFR per l’elaborazione di una nuova convenzione riguardante gli atleti di interesse nazionale”.
Un assist alla Federazione che ha ora il compito di redigere un documento all’interno del quale tutelare i giocatori francesi, senza scontentare troppo i club del Top14, che ad oggi resta comunque il Campionato più ricco e prestigioso del mondo.
Il tempo non è poi così tanto e il protocollo dovrà essere esteso in un periodo almeno di cinque anni, in maniera che si possa arrivare a quel fatidico 2023 sopra citato nelle condizioni di poter ambire a vincere il titolo iridato in casa.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.