Italiani all’estero: uno sguardo agli Azzurri impegnati in Top 14, Premiership e Pro14

A Gloucester sta crescendo Jake Polledri. Per van Schalkwyk c’è lo spettro di un’altra stagione di sole sconfitte

ph. Reuters

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Ci sono i senatori storici come Sergio Parisse (allo Stade Francais dal 2005), i senatori non storicamente trapiantati all’estero ma che ormai fanno la spola tra Francia e Regno Unito (Ghiraldini, Cittadini, Rizzo), e chi invece ha intrapreso più recentemente l’avventura Oltremanica (McLean, Sarto, Padovani, Campagnaro). Il 2017/2018 però sta portando in dote anche una piacevole sorpresa e porta il nome di Jake Polledri, sempre più utilizzato a Gloucester. Vediamo nel dettaglio come stanno andando gli italiani impegnati al di fuori dalla loro patria rugbistica.

 

Top 14

Sergio Parisse
Nelle prossime settimane non sarà in campo per recuperare da un infortunio al ginocchio, già il secondo della stagione dopo il risentimento muscolare che lo aveva costretto a saltare l’intero mese di ottobre. Nelle cinque partite giocate, il capitano dello Stade Francais è naturalmente sempre partito titolare, collezionando 395 minuti sui 400 disponibili, e riveste un ruolo di primo piano nella squdra parigina: Parisse ha una media di 40 metri percorsi a partita con 11 corse per gara, numeri contornati dai 3 break creati, i 2 difensori battuti e una meta segnata. Ben 9, però, i turnover concessi, quasi due per match.

 

Lorenzo Cittadini
In uno Stade Francais undicesimo in classifica, da quest’anno milita anche il pilone bresciano. A quasi 35 anni, l’ex Treviso si è ritagliato prevalentemente un ruolo da riserva in questi mesi, giocando soltanto 2 volte da titolare sulle 10 presenze complessive accumulate (contro Tolosa e contro Brive) per un totale di 296 minuti. Con Ferrari, Chistolini e Pasquali ben più impiegati, le porte della Nazionale potrebbero restare chiuse.

 

Edoardo Padovani
L’indiscrezione (comunque poco veritiera) uscita qualche settimana fa, su un suo possibile ritorno alle Zebre a dicembre, sembra anche un segnale di come l’esperienza al Tolone non stia andando nel verso giusto per l’ex Zebre. Il trequarti classe ’93 ha giocato appena 169 minuti con la maglia rossonera, partendo in due occasioni da titolare ma senza mai convincere a pieno Fabien Galthiè (tant’è che a estremo gioca addirittura Chris Ashton).

 

Leoanrdo Ghiraldini
Dopo una prima stagione da 666 minuti in 21 partite, a inizio dicembre il tallonatore ha già nel motore ben 460 minuti spalmati su 15 partite, di cui 10 da titolare in un Tolosa che sta provando lentamente a ritornare grande. Ghira è andato a segno in un’occasione (contro Brive) e con la sua esperienza potrebbe essere un fattore importante nella crescita dei pari ruolo Julien Marchand (classe ’95) e Peato Mauvaka (classe ’97).

 

Pietro Ceccarelli
La decisione di ritornare in Francia, dove ha già militato con La Rochelle e Macon, non si sta rivelando fortunata da un punto di vista sportivo per il pilone romano. Oyonnax è in fondo alla classifica con la peggior difesa, e sembra una delle candidate alla retrocessione in Pro D2. Il 25enne ex Zebre ha collezionato 343 minuti in 10 presenze, di cui tre da titolare nel Top 14.

 

Leandro Cedaro
Il suo non-rapporto con la maglia azzurra ha assunto dei contorni comici nel tempo, con quel suo unico cap nell’ormai lontano giugno 2013 e un’assoluta mancanza di considerazione negli anni successivi. Dopo aver svolto il suo sporco lavoro a La Rochelle fino alla scorsa stagione, il 27enne seconda linea è sbarcato a Agen per conquistare un maglia da titolare, ma un infortunio lo sta tenendo fuori dallo scorso 16 settembre. 146 i minuti complessivi, con tre presenze di cui da titolare.

 

Charly Trussardi
Gli infortuni di Parra, Laidlaw e Cassang hanno permesso all’azzurrino visto in Nazionale Under 20 di disputare tre partite nell’ultimo mese con la maglia di Clermont, con debutto in una trasferta difficile come quella di Montpellier. Tre presenze (due da titolare per 186′) in cui il ragazzo classe 1997 del vivaio dei Januards ha destato ottime impressioni, offrendo importanti segnali di crescita. Conor O’Shea avrà certamente preso nota.

 

 


 

 

Premiership

 

Luke McLean
L’utility back italo-australiano sta cercando di mettere la sua esperienza al servizio dei London Irish, non esattamente tra le missioni più semplici d’Europa in questa stagione. Gli Exiles sono ultimi in Premiership dopo dieci giornate a soli 8 punti e sembrano essere destinati a tornare mestamente in Championship, da cui erano stati promossi nella scorsa primavera. Nelle cinque partite giocate (tutte da titolare), il DoR Nick Kennedy ha impiegato McLean sempre da primo centro, sulla scia di quanto fatto da O’Shea con la Nazionale; nell’ultima giornata però il 29enne è uscito dopo appena tre minuti contro Gloucester a causa di un infortunio.

 

Jake Polledri
Proprio a Gloucester milita l’unico di questa lista a non aver ancora giocato con l’Italrugby, ma che potrebbe arrivare alla maglia azzurra in futuro viste le sue presenze con l’Under 20 nel 2014 che lo rendono eleggibile. Il terza linea classe 1995 sembra essere entrato nelle grazie del coach Johan Ackermann, che da inizio ottobre lo ha schierato per sei volte tra Premiership e Challenge Cup (quattro da titolare); fiducia ricambiata dal 22enne con ottime prestazioni, condite anche da due mete contro Agen e London Irish, proprio nell’ultimo weekend.

 

L’accelerazione è quantomeno notevole

 

Nei 186 minuti giocati in quattro presenze nel massimo campionato inglese, Polledri si è distinto con 31,3 metri guadagnati a partita, su una media di 7,3 corse palla in mano per match; 10 i difensori battuti, mentre 2 sono i break creati. In difesa, Polledri viaggia ad una media di 10 placcaggi riusciti (non ne ha sbagliato nemmeno uno ancora).

 

Michele Campagnaro
La sezione dedicata al centro di Exeter, uno dei giocatori italiani più forti del momento, rimane purtroppo desolatamente vuota. L’azzurro si era infortunato contro Cardiff in un’amichevole di fine agosto, procurandosi la rottura del crociato, e la sua stagione cominciare soltanto a primavera.

 
 


 
 

Pro14

Leonardo Sarto
L’ala azzurra sembra essere ben integrata nel sistema di Dave Rennie ai Glasgow Warriors, sempre vincenti nel Pro14 e dominatori del campionato. L’ex Zebre sta contribuendo con 4 mete nei 370′ giocati spalmati su 7 presenze (3 da titolare), a dimostrazione di quanto possa essere incisivo un giocatore delle sue qualità in un contesto di grande qualità. Nel torneo celtico, Sarto è quinto nella classifica dei break creati (12, al pari di Bisegni), ma ha anche battuto 27 difensori e guadagnato 441 metri con 42 corse. Resta il rammarico per quello che potrebbe essere – e che non sempre è – in Nazionale.

Michele Rizzo
Anche per lui, come molti altri piloni all’estero, le porte della Nazionale potrebbero rimanere chiusi vista la folta concorrenza nel ruolo. L’ex Tigers sta comunque ripagando la fiducia di Cockerill a Edimburgo (8 presenze, 5 da titolare e 394′) nonostante un cartellino rosso, con prestazioni solide in una squadra che sta ben figurando in Pro14.

Samuela Vunisa
Se non fosse stato per la meta segnata contro i Cardiff Blues, forse in tanti si sarebbero dimenticati completamente dell’ex numero otto di Calvisano, tanto dominante in Eccellenza quanto inefficace con la maglia delle Zebre e della Nazionale, con cui ha collezionato 11 presenze non indimenticabili. Il 30enne di origini figiane è chiaramente un ripiego per Rennie in tempo di finestra internazionale, essendo stato impiegato solo 97′.

Dries van Schalkwyk
L’auguio è che non debba rivivere anche ai Kings l’incubo della stagione 2012/2013 con le Zebre, ovvero zero vittorie, zero pareggi e ventidue sconfitte in campionato. Per il momento le premesse non sono delle migliori, visto che la squadra sudafricana è stata sconfitta (quasi sempre nettamente) dieci volte su dieci. Nove le presenze per van Schalkwyk, con una meta da maul nel finale del match contro Edimburgo.

 
 


 
 

Bonus track – Mitre 10 Cup

Joshua Furno
Non sappiamo quanto si aspettasse di giocare, sta di fatto che il seconda linea – reduce da una stagione ampiamente negativa con le Zebre – ha giocato 9 partite su 10 per un totale di 514 minuti, giocando da titolare in 7 occasioni. Tre le mete segnate dal classe ’89, che se dovesse tornare pienamente in forma potrebbe essere nuovamente considerato da una delle due franchigie.

Kelly Haimona
Rispetto alla stagione precedente, il minutaggio dell’ex Lyons, Calvisano e Zebre è sceso da 456′ a 107′. Solo due le presenze per il mediano d’apertura, con otto punti segnti.

 

Daniele Pansardi

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