Blitzbokke all’appuntamento casalingo da leader della classifica. Già nei gironi tante sfide che promettono spettacolo.
Seconda tappa delle Sevens World Series maschili questo weekend – sabato 9 e domenica 10 dicembre – a Città del Capo, in Sudafrica.
I Blitzbokke si presentano all’appuntamento casalingo già al vertice della classifica, forti della vittoria nel torneo d’esordio a Dubai la scorsa settimana. Proprio la selezione sudafricana parte ancora una volta con i favori del pronostico, confermando i 13 giocatori già protagonisti negli Emirati (per un totale di 459 caps in rosa). A guidarli sarà capitan Philip Snyman; occhi puntati anche sul velocissimo Seabelo Senatla e, in difesa, su Kwagga “tackling machine” Smith, oltre ai veterani Cecil Afrika (1.322 punti in carriera) e Branco du Preez (1.079). Nel suo girone, sabato, il Sudafrica incontra Kenya, Francia e Russia: se per gli africani l’esordio è stato sopra le aspettative, con un buon settimo posto, i transalpini punteranno questa volta alla parte alta del tabellone, e i russi vorranno migliorare la pessima prestazione della scorsa settimana.
Nella Pool B si sfidano innanzitutto gli All Blacks e l’Australia. I neozelandesi di Tim Mikkelson e Scott Curry dovranno fare a meno nella prima fase di Joe Ravouvou, loro miglior giocatore a Dubai, squalificato per tre match a causa di un placcaggio alto nella finale con il Sudafrica. Per gli Aussies, quinti a Dubai, l’obiettivo del weekend sono le semifinali. A insidiarli nel girone, la Spagna, in crescita quest’anno rispetto al passato, e gli Stati Uniti, reduci da una pessima prestazione d’esordio e soprattutto privi della loro stella Perry Baker, pochi giorni fa eletto Player of the Year per il Sevens 2017 da World Rugby ma infortunatosi nella gara d’apertura a Dubai.
Il girone C vede testa di serie l’Inghilterra, vincitrice dell’oro l’anno scorso a Città del Capo proprio contro i padroni di casa e oggi terza in classifica. Le Red Roses vantano nel proprio roster il giocatore con maggiore esperienza del torneo, James Rodwell (80 caps), e il recordman assoluto nella storia delle Series, Dan Norton: per lui, in 68 tornei, ben 269 mete realizzate e 1.359 punti segnati in totale. Di buon livello anche le altre tre squadre: la Scozia, che ben ha figurato negli Emirati; l’Argentina, penalizzata dai risultati ma in grado di impensierire anche le grandi, e l’Uganda, squadra ospite delle prime due tappe 2017-2018, il cui leader indiscusso è Solomon Okia, top scorer a Dubai grazie alla sua velocità e visione di gioco.
Il quadro della prima giornata si chiude con il girone in assoluto più incerto e competitivo. A sfidarsi nella Pool D sono infatti i campioni olimpici di Fiji, quarti in classifica e dal gioco spettacolare tra offload e break potenti; la rivelazione Samoa trainata da Alamanda Motuga (Impact Player della prima tappa), un mix di forza, velocità e ottimi skill; il Canada guidato da due giocatori di grande esperienza come Moonlight e Hirayama, in cerca di immediata riscossa dopo l’opaca prestazione d’esordio e, infine, il Galles, dove a brillare è la giovanissima superstar (18 anni) Tomi Lewis, che ha debuttato a Dubai mettendosi in mostra con sette mete in sei gare e mostrando una velocità fuori dal comune.
Kick off dei gironi sabato alle 9:15 del mattino (ora italiana) e match fino alle 19:10 circa. Domenica i quarti di finale iniziano alle 11; le semifinali sono in programma alle 15:30; finale Challenge alle 17 e sfida per l’oro alle 18:45.
Diretta streaming sul sito di World Rugby e sulla pagina Facebook ufficiale delle Sevens World Series.
Gironi:
Pool A: Sudafrica, Kenya, Francia, Russia
Pool B: Nuova Zelanda, Australia, Spagna, Stati Uniti
Pool C: Inghilterra, Scozia, Argentina, Uganda
Pool D: Fiji, Samoa, Canada, Galles
Classifica: Sudafrica 22, Nuova Zelanda 19, Inghilterra 17, Fiji 15, Australia 13, Samoa 12.
di Francesco Rasero
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