Pro14, Benetton-Zebre: cosa ci ha detto il primo derby?

Analizziamo quanto successo a Monigo, provando a proiettarci sulla gara del Lanfranchi

benetton

ph. Ettore Griffoni

Manifesti ideologici

Nei giorni precedenti all’attesissimo derby di Monigo, il primo nell’ambito del doppio confronto natalizio, ci eravamo a lungo soffermati sulle identità definite ed alquanto distanti, l’una dall’altra, di Benetton Treviso e Zebre. La gara disputata in veneto ha confermato e, probabilmente, pure rinvigorito tutte le premesse. I Leoni si sono dimostrati abili nell’uso sapiente e mai banale del calcio tattico, riuscendo quasi sempre, nell’arco degli ottanta minuti, a tenere sotto pressione i rivali parmigiani.

La banda di Crowley, poi, ha saputo concretizzare al meglio le proprie apparizioni in zona punti, trovando molto spesso la porta giusta per entrare in area di meta. Una volta dentro i 22 rivali, il Benetton ha portato cariche per linee verticali estremamente efficaci per fissare la difesa avversaria, affidando poi ad un Banks ispirato (non dalla piazzola, però) la gestione di ovali di qualità, tramutati in oro principalmente da Esposito.

Le Zebre, invece, anche per bocca del loro head coach, hanno filosoficamente mantenuto il proprio stile di gioco, cercando di muovere il pallone alla mano praticamente in ogni zona del campo, per provare a sfilacciare e prendere d’infilata la difesa dei padroni di casa. Canna libero di inventare, Minozzi pronto, con le sue gambe esplosive, a distruggere il castello difensivo avversario. Un game plan che non è mutato nemmeno dopo il rosso a Meyer, che ha costretto gli ospiti a giocare gli ultimi 25 minuti del match in inferiorità numerica.

Una scelta che si è rivelata, almeno sulla singola gara, non vincente: un poco per l’organizzazione difensiva trevigiana di buonissimo livello, un poco anche per alcuni errori zebrati, assolutamente letali in fase di definizione. Va anche detto che, molto probabilmente, senza il rosso in avvio di ripresa, il repentino calo fisico non si sarebbe presentato in faccia alle Zebre, con cotanto vigore, attorno al minuto 65, impedendo così ai ragazzi di Bradley di giocarsi le proprie carte sino al fischio finale.

Insomma, la gara di Monigo é stata una sorta di manifesto ideologico delle due compagini italiane, che, di fronte ai circa 4000 tifosi giunti sugli spalti trevigiani, hanno messo in mostra, senza veli, tutte le loro caratteritiche peculiari, nel bene e nel male.

Cosa modificare in vista del ritorno?

In casa Benetton, tra un panettone ed un pandoro, si lavorerà certamente sulla rimessa laterale. Inammissibile a questi livelli, infatti, perdere così tante touche con lancio a proprio favore. Sarà interessante scoprire quale tallonatore sceglierà Crowley nel XV iniziale. L’ipotesi più credibile è che possa lanciare Faiva sin dall’inizio, con il neozelandese galvanizzato dalla meta di sabato.

Bradley, invece, chiederà ai suoi più attenzione sui dettagli, anche minimi, che sono costati la sconfitta in veneto. Al Lanfranchi servirà molta più prontezza nel placcare gli avversari, ancor più dentro i propri 22, e una pulizia più elevata anche nell’esecuzione con l’ovale in mano. Difficile non pensare, almeno per un attimo a quella palla persa in avanti da Boni in avvio di gara, con un’autostrada spalancata davanti al centro della nazionale. Una meta in quel frangente, probabilmente, avrebbe scalfito le certezze dei Leoni, che, invece, sono sempre rimasti al timone dell’incontro.

Cosa aspettarci dalla gara di ritorno?

Le Zebre, in casa, hanno dimostrato di poter alzare ulteriormente la qualità della propria esecuzione, sostenute anche dal calore del pubblico. Il fattore casalingo, dunque, fa leggermente propendere i favori del pronostico verso la compagine ducale, che, paradossalmente, nonostante punteggio e posizione in classifica peggiori nella propria conference (quella A), è più vicina alla spareggio per la Champions Cup di quanto non lo siano i Leoni. La sensazione forte, comunque, è che lo spartito tattico possa rimanere pressoché invariato anche in Emilia.

Aspetto disciplinare

Una partita importante si giocherà anche giovedì 28, quando Meyer (elemento chiave della terza linea parmigiana) si presenterà, in videochiamata, di fronte alla commissione disciplinare del Pro14. In quella sede verrà comminata la sanzione al sudafricano in relazione ai controversi fatti accaduti sabato. L’arbitro Mitrea e il TMO hanno valutato un suo presunto calcio, da terra, nei confronti di Budd meritevole del cartellino rosso. Giovedì, invece, spetterà al panel disciplinare stabilire, sempre se dovesse esserci un’ulteriore pena, la durata di un eventuale periodo di squalifica.

 

Matteo Viscardi

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Benetton Rugby: il bollettino medico su Edoardo Iachizzi

Lo staff tecnico dei biancoverdi dovrà rinunciare al seconda linea per lungo tempo

item-thumbnail

Si chiude in parità l’amichevole tra Zebre e Benetton

Bella partita a Firenze tra le due franchigie, la squadra di Brunello va in vantaggio ma i biancoverdi vengono fuori alla distanza, pur non ribaltando...

21 Novembre 2024 United Rugby Championship
item-thumbnail

Benetton Rugby e Zebre Parma si affronteranno in amichevole a Firenze

La partita è stata inserita nell'ambito di un mini raduno in terra toscana della squadra trevigiana

18 Novembre 2024 United Rugby Championship
item-thumbnail

URC: Filippo Drago dal Benetton alle Zebre

Il centro veneto cambia casacca in cerca di maggiore minutaggio

14 Novembre 2024 United Rugby Championship / Zebre Rugby
item-thumbnail

Le prime parole di Agustin Creevy da giocatore del Benetton

Il tallonatore argentino non si è ancora visto in campo, ma le cose sembrano destinate a cambiare in fretta

item-thumbnail

Dalla Francia: Tomas Albornoz, c’è l’interesse del Clermont

Il mediano d'apertura potrebbe finire all'interno di un intrigo di mercato