Il numero otto era sceso in campo contro il Sudafrica, in un Test Match fuori dalla finestra internazionale
Il Bath è stato multato di 60.000 sterline dalla lega di Premiership per aver permesso a Taulupe Faletau di giocare il Test Match Galles-Sudafrica lo scorso 2 dicembre, una partita che ricadeva fuori dalla finestra internazionale prevista da World Rugby (finita poi 24-22 per i Dragoni). Le regole del campionato, infatti, vietano alle squadre di Premiership di rilasciare i giocatori non inglesi alle Nazionali di appartenenza nel momento in cui le partite non sono programmate dal massimo organo internazionale.
La società biancoblu ha riconosciuto l’infrazione, ragion per cui l’ammenda è stata ridotta di un terzo rispetto alle novantamila sterline previste inizialmente. “Questa policy è essenziale, soprattutto perché sono sempre di più le partite che si giocano al di fuori dalle specifiche settimane – ha dichiarato un portavoce della lega – Ed è ben conosciuta tra giocatori, club e Federazioni”. I periodi dedicati ai Test Match internazionali sono indicati da World Rugby all’articolo 9 del regolamento, e prevede che i giocatori stranieri debbano essere obbligatoriamente rilasciati alle Federazioni soltanto per un lasso di tempo di tre settimane.
Il caso relativo al Bath e a Faletau non è il primo nella storia recente della Premiership di questo genere, poiché già nel 2013 la lega dovette sanzionare un proprio club per non aver rispettato il regolamento. In quell’occasione fu Northampton a rilasciare George North per una partita del Galles contro l’Australia.
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