I Leoni espugnano il Lanfranchi 16-20, con due mete (Hayward e Budd) contro una delle Zebre firmata Bellini
PARMA – Il secondo “Derby d’Italia” dell’anno -dodicesima giornata di PRO14- si apre con l’inno nazionale a unire in un unico coro i tifosi di ambo le tifoserie, che affollano le tribune facendo quasi registrare il sold out al Lanfranchi.
L’inizio di gara vede le due squadre, guardinghe, sfidarsi a suon di colpi dalla distanza. Dopo due minuti dal kick off, infatti, le Zebre conquistano una punizione oltre i 40 metri, in posizione semi-centrale, che Carlo Canna piazza con sicurezza. Cinque minuti dopo, a parti simmetricamente ribaltate, Treviso risponde con un altro piazzato affidato al piede di Marty Banks, riportando in equilibrio il risultato.
Il primo affondo nei ventidue arriva al 10′ con un’azione in più fasi dei padroni di casa, ben giocata alla mano, che porta Mbandà in posizione favorevole, ma viene vanificata a pochi metri dalla linea di meta da un in-avanti. Dalla mischia, Benetton può allontanare la minaccia.
Zebre nuovamente pericolose al quarto d’ora, con ripetuti tentativi di incursione nei cinque metri trevigiani dopo una touche; ancora una volta, però, i Leoni hanno la possibilità di alleggerire grazie a un errore dei portatori di palla ducali. Un minuto più tardi la maul zebrata guadagna facilmente metri e un piazzato, che però Canna non riesce a mettere tra i pali.
Al 26′ le Zebre rubano la touche a Treviso nella loro metà campo, e ribaltano rapidamente il fronte grazie a un gioco veloce a base di ripetuti offload, arrivando a pochi metri dalla meta con Bellini, portato fuori dalla difesa ospite.
I ducali restano in attacco, con un ispirato Minozzi che penetra nei ventidue veneti resistendo a tre placcaggi, poi Canna vanifica l’azione con un passaggio errato che ridà l’ovale ai Leoni.
Alla mezz’ora la franchigia di Bradley mostra una netta superiorità nel possesso palla e nel dominio territoriale ma altrettanta incapacità di concretizzare la mole di gioco sviluppata. Così al 33′, alla prima incursione nella zona rossa ducale (al piede), Treviso guadagna una punizione per un trattenuto. Budd e compagni scelgono un piazzato sicuro, e Banks li porta in vantaggio.
Grazie a un altro calcio dalla piazzola -punizione data dall’arbitro Wilkinson per placcaggio alto su Biagi- in chiusura di tempo le Zebre conquistano il pareggio ancora grazie al piede di Canna. Si va a riposo sul 6-6, con una prima frazione che ha visto poche azioni spettacolari tranne un paio di folate offensive dei padroni di casa.
La ripresa si apre invece con Treviso in avanti: particolarmente bello uno scambio in velocità tra Sgarbi e Benvenuti. Al 45′ arriva la prima segnatura del match, firmata Benetton: dopo una touche rapida, scambio Tebaldi-Pasquali; quindi è Hayward a involarsi all’ala e schiacciare in meta. Banks converte e porta il punteggio sul 13-6.
La partita è sbloccata. E la reazione ducale non si fa attendere a lungo. Dopo qualche tentativo respinto dalla difesa veneta, al 50′ Canna attacca la retroguardia biancoverde e ricicla su Bellini: l’ala trova la giusta linea di corsa e mette a referto la meta per i padroni di casa. Visto un sospetto passaggio in avanti, Wilkinson fa una verifica con il TMO ma poi convalida. Violi non sbaglia, ed è nuovamente parità.
I Leoni provano a premere sull’acceleratore, cercando di sfondare il muro difensivo delle Zebre, ma vengono respinti. Quindi sono i padroni di casa a guadagnare una touche nei ventidue avversari: nell’azione successiva, però, commettono in avanti, vanificando l’occasione. Si entra nell’ultimo quarto di match con i ducali in avanti: Mbandà prova a sfondare, ma viene fermato; poi è un placcaggio alto su Canna a dare una nuova opportunità al XV di Bradley di andare per i pali. Violi è preciso e riporta i suoi in vantaggio di tre punti.
Ma Treviso non molla. Passano tre minuti e i biancoverdi trovano la loro seconda meta con capitan Budd. Da posizione centrale, McKinley (subentrato a Banks) centra i pali: è 20-16 per gli ospiti, che tornano in vantaggio.
Nessuno vuole perdere. Mancano cinque minuti alla fine ed è l’estremo ducale Minozzi a inventarsi una gran giocata, che porta le Zebre a ridosso della linea di meta. Dal lato opposto prova poi ad attaccare Mbandà, ma Benetton regge. Nel finale sono i Leoni a tenere il possesso dell’ovale, chiudendo così da vincitori anche la seconda sfida stagionale. Per le Zebre la consolazione del punto di bonus difensivo.
Eletto Man of the Match il 6 trevigiano, Whetu Douglas.
Zebre Rugby: 15 Matteo Minozzi, 14 Giulio Bisegni, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello (cap), 11 Mattia Bellini, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Derick Minnie, 6 Maxime Mbandà, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Eduardo Bello, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti.
A disposizione: 16 Tommaso D’Apice, 17 Andrea De Marchi, 18 Roberto Tenga, 19 Valerio Bernabò, 20 Jacopo Sarto, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Serafin Bordoli, 23 Ciaran Gaffney.
Mete: Bellini (50′)
Conversioni: Violi (51′)
Punizioni: Canna (3′, 39′), Violi (67′)
Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Luca Sperandio, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Alberto Sgarbi, 11 Monty Ioane, 10 Marty Banks, 9 Tito Tebaldi, 8 Robert Barbieri, 7 Abraham Steyn, 6 Whetu Douglas, 5 Dean Budd (C), 4 Marco Lazzaroni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Luca Bigi, 1 Nicola Quaglio.
A disposizione: 16 Hame Faiva, 17 Federico Zani, 18 Cherif Traore, 19 Federico Ruzza, 20 Marco Barbini, 21 Edoardo Gori, 22 Ian McKinley, 23 Luca Morisi.
Mete: Hayward (45′), Budd (70′)
Conversioni: Banks (46′), McKinley (70′)
Punizioni: Banks (10′, 35′)
Francesco Rasero
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