Sudafricani ancora in fase di adattamento nel Vecchio Continente, ma l’attacco è superbo. La difesa? Un po’ meno
Nel viaggio dal Sudafrica all’Italia per la sfida contro il Benetton Treviso, il primo ostacolo per i Cheetahs sarà l’escursione termica. Il motivo? Lo sbalzo di oltre venti gradi tra Bloemfontein (temperature che sfiorano i 40°C) e Treviso (poco sotto i 10°C di massima). Un fattore, quello meteorologico, sottolineato anche dal capitano dei ghepardi Francois Venter a Netwerk24. “Passeremo dall’estate all’inverno nel gennaio europeo, e dovremo adattarci. Ma credo che la squadra sia cresciuta durante questi mesi, e ha imparato qualche lezione”.
Europa indigesta
Che le trasferte nel Vecchio Continente non siano ancora il terreno di caccia preferito per la cavalleria arancione è ben evidente. Delle sei vittorie conquistate nelle dieci partite di Pro14, ben cinque sono arrivate tra le mura di casa, mentre l’unica vittoria esterna (a Parma contro le Zebre) è arrivata allo scadere per 23-24. Nonostante il mediocre rendimento in trasferta, i Cheetahs hanno dimostrato di essere assolutamente pronti per battagliare ad armi pari con le potenze del rugby celtico, perlomeno tra le mura di casa del Toyota Stadium. Come sottolineato anche da Venter, per i sudafricani ora è arrivato il momento di alzare l’asticella anche lontano da Bloemfontein, a partire dalla sfida del Monigo contro il Benetton.
I pericoli
Dalle due settimane di riposo tra Natale e Capodanno (i Cheetahs giocheranno i derby contro i Kings durante la pausa per le Coppe) la squadra di Rory Duncan avrà certamente tratto vantaggio per recuperare forze fresche e uomini. Oltre allo stesso Venter, infatti, Netwerk24 fa sapere anche che per la sfida a Treviso dovrebbero rivedersi in campo anche Oupa Mohoje e Uzair Cassiem, terze linee già in azione con gli Springboks nelle ultime stagionie tra i principali pericoli per il Benetton. Le altre frecce all’arco dei Cheetahs, come già hanno avuto modo di capire le Zebre, risiedono soprattutto nella trequarti. Su tutti spicca, il nome di Makazole Mapimpi, primo nel Pro14 per mete segnate (9) e break creati (19), oltre a quelli dell’ala Sergeal Petersen e del centro William Small-Smith.
Attacco stellare, difesa un po’ meno
Eppure i Cheetahs, fin qui, hanno dimostrato di non essere soltanto una squadra basata esclusivamente su un gioco dai ritmi elevati e di grande movimento, ma di avere altresì delle solide piattaforme statiche. A farlo notare anche un diretto interessato della questione, Luca Bigi, a Il Gazzettino (“Stiamo già studiando e visionando l’avversario, preparato e competente in mischia ordinata e touche”), anche perché nel doppio derby contro le Zebre qualche scricchiolio in quelle fasi di gioco si è notato: “Siamo consapevoli che dovremo trovare maggiore consistenza ma lavorando duro sono certo che potremo colmare certe sbavature”.
Contro una squadra terza nella propria Conference, capace di segnare 29,9 punti a partita e di marcare 3,7 mete di media talvolta con impressionante facilità, per il Benetton si prospetta tuttavia soprattutto un’altra giornata di lavori straordinari per la difesa, in grande spolvero di fronte all’attacco zebrato. “Dovremo di nuovo difendere come sappiamo – ha dichiarato Budd a La Tribuna di Treviso – Loro giocano larghi, sono forti in touche e mischia, anche se in trasferta non sempre sono così forti come in casa: speriamo di sfruttare questo particolare”. Cheetahs che, pur essendo granitici in attacco, non sono a loro volta così impermeabili senza palla: ben 28,5 i punti di media concessi finora, con 3,6 mete subite di media. Con il Generale Inverno alle porte, per il Benetton nulla è precluso, nemmeno un terzo successo consecutivo.
Update – I Cheetahs hanno annunciato la composizione della rosa che volerà in Italia. Questi i 25 nomi scelti: Craig Barry, Rynier Bernardo, Tom Botha, Uzair Cassiem, AJ Coertzen, Johan Coetzee, Luan de Bruin, Jacques du Toit, Joseph Dweba, Reniel Hugo, Nico Lee, Makazola Mapimpi, Charles Marais, Niel Marais, Zee Mkhabela, Oupa Mohoje, Ox Nche, Junior Pokomela, Paul Schoeman, William Small-Smith, Torsten van Jaarsveld, Francois Venter, Shaun Venter, Charl Wegner, Fred Zeilinga
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