A Parma arriva la miglior squadra del torneo, con undici vittorie in dodici partite
Dopo i due derby persi contro il Benetton Treviso, per le Zebre nel giorno dell’Epifania vi sarà una prova ancor più proibitiva, la più difficile: il match al Lanfranchi contro i Glasgow Warriors, primi nella Conference A e squadra con il miglior record assoluto di tutto il Pro14.
Per la formazione che in quel di Parma non avrà Stuart Hogg nel suo roster per infortunio, ma che potrebbe schierare gli ex Leonardo Sarto e Samuela Vunisa, il ruolino sin qui parla di 11 vittorie su 12 partite giocate e solamente 1 sconfitta, con ben 9 punti di bonus raccolti per un totale di 53 punti raggranellati. L’unico ko è arrivato, peraltro, contro i connazionali di Edimburgo lo scorso 23 dicembre quando i Warriors vennero sconfitti per 18-17, in una partita rocambolesca vista la superiorità numerica per i Glaswegians durata 75 minuti. La rivincita è arrivata già nella scorsa settimana, con i Knights annichiliti per 17-0 allo Scotstoun.
In questa dozzina di match disputati, i Warriors hanno messo a segno 367 punti che gli valgono il miglior attacco della competizione, subendone di contro soltanto 172 (miglior difesa e unica squadra sotto ai 200 punti subiti) per un differenziale positivo di 195 punti. Il lavoro di Dave Rennie, perfettamente in continuità con quello impostato negli anni da Gregor Townsend, sta facendo vedere i suoi frutti sulla rosa di Glasgow, ormai abituata ad un rugby dinamico, veloce e con una fase offensiva sempre ricca di movimenti e di conseguenza imprevedibile.
I precedenti, infine, parlano di un bilancio fatto di dieci vittorie in altrettanti incontri per Glasgow contro le Zebre: la vittoria più larga, sia della storia dei precedenti sia della “vita assoluta” della franchigia, è il 70-10 con cui i britannici spazzarono via nel 2016 gli emiliani arrivando alla cifra record di dieci mete realizzate in una singola sfida. Nella scorsa stagione, i Glaswegians vinsero di misura al Lanfranchi per 28-33 mentre al ritorno in Scozia per i ducali la lezione fu più dura, con un 45-10 che non concesse repliche.
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