Il flanker azzurro, in un’intervista a Eden TV, ha fatto un bilancio del suo anno e tracciato gli obiettivi del Benetton nel 2018
La doppia vittoria nel derby ha dato un’ulteriore spinta al morale in casa Benetton Treviso. Il confronto celtico, tutto in chiave Italia, contro le Zebre ha confermato quanto di buono visto nella prima parte di stagione nella Marca, ed incrementato la consapevolezza nei propri mezzi dei ragazzi di Crowley, che ora puntano a fare un grande match in casa contro i Cheetahs (che in autunno vinsero a Parma di un punto, allo scadere) e non si pongono limiti sulla possibilità di raggiungere Edimburgo in classifica, come detto anche da Tiziano pasquali, nell’intervista rilasciata proprio su queste colonne nella giornata di ieri.
Intervenendo ad Eden TV, Braam Steyn, flanker della nazionale di O’Shea, ha affrontato diversi temi relativi alla stagione del Benetton, partendo ovviamente dal doppio derby. “Vincere il doppio derby era il nostro obiettivo iniziale della stagione; poi queste partite sono particolari, magari non saranno state così belle da vedere però il Benetton ha fatto quello che gli era stato chiesto, ha mostrato tanto cuore e determinazione. Adesso dobbiamo mantenere questo atteggiamento, cioè saper vincere anche le gare dove non si gioca così bene. Naturalmente dobbiamo migliorare, in particolare nel modo di gestire il nostro rugby nella metà campo in cui giochiamo, aumentare il possesso della palla: in queste due gare abbiamo difeso tantissimo, ma così non si può vincere sempre”, ha dichiarato l’ex Calvisano, analizzando quanto emerso dalle sfide di Monigo e del Lanfranchi.
Parlando, poi, degli obiettivi per il 2018, Steyn non ha avuto dubbi: “Il quarto posto. Per ottenerlo dovremo vincere il più possibile, le vittorie contro le Zebre non bastano, bisogna alzare ancor più il nostro livello. E questo dev’essere l’inizio di qualcosa di più grande”. Un obiettivo ambizioso, ma tutto sommato alla portata della squadra vista in questi primi mesi della stagione ’17/’18. Un traguardo che, però, passa già dal match ruvido di domani, contro i Cheetahs di Bloemfontein. Sudafricani che, per ovvi motivi, il nazionale azzurri conosce molto bene, essendo originario proprio della Rainbow Nation. “Sarà senz’altro molto dura. Loro avevano iniziato con qualche difficoltà, forse non avevano capito quanta fisicità ci fosse nel Pro 14, poi si sono adattati ed arriveranno qui carichi, decisi a mantenere il terzo posto. Credo che dovremo vincerla davanti, con la mischia e in touche. Conosco alcuni loro giocatori, ci sono cresciuto assieme nei miei due anni trascorsi agli Sharks: sarà una bella battaglia”, ha concluso il 25enne di Cradock.
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