Finisce 37-7. Per gli scozzesi cinque punti importanti, i Kings perdono l’undicesima gara consecutiva
EDIMBURGO – Un cambio nella squadra annunciata alla vigilia da Edinburgh, con Damien Hoyland che lascia spazio in panchina a Lewis Carmichael in panchina. Fa freddo, c’è vento e la pioggia, che cade da qualche giorno, non si è fermata nemmeno nell’immediata vigilia del match, rendendo il terreno di gioco del Myreside un pò “brutto da vedere” e il compito dei Southern Kings ancora un pò più difficile.
I sudafricani, infatti, hanno lasciato l’estate di Port Elizabeth e si devono adattare a situazioni climatiche completamente opposte, ma il loro approccio alla gara è fedele alle parole della vigilia, fedele alla voglia di riscatto dopo troppe (dieci) sconfitte subite finora.
I Kings chiudono subito Edinburgh nei propri 22m costringendo i rossoneri a concedere numerose punizioni che, però, non portano punti a referto – dopo due penal’touche e due scrum, infatti, i Kings scelgono di calciare ma Coleman spedisce l’ovale a lato da ottima posizione.
Edinburgh si sveglia attorno al quarto d’ora di gioco e riesce, finalmente, a superare la propria metà campo ma la difesa sudafricana resiste piuttosto bene ai primi, disordinati assalti rossoneri. Jaco van der Walt muove il tabellino dalla piazzola al 21′ (3-0); poco prima Kinghorn e Bennett avevano provato un’azione “alla Sevens” ma il centro, oggi al debutto col suo nuovo club dopo l’infortunio rimediato nello scorso 6 Nations a Twickenham, si fa scappare l’ovale in avanti.
Burleigh è costretto a lasciare il campo subito dopo, sostituito da Dean (l’eroe del primo derby con la meta che ha completato la clamorosa rimonta dei rossoneri) e la gara continua a non decollare, ma al 27′ Gilchrist va in meta.
E il seconda linea scozzese lo fa con stile: va prima a murare il calcio di liberazione di van Rooyen, poi con un calcetto maligno si libera di Coleman e va in tuffo oltre la linea. I Kings subiscono il colpo e nell’azione successiva Edinburgh va ancora oltre la linea avversaria (30′) stavolta con Kinghorn che chiude al meglio una bella azione in velocità triangolando con Dean che gli offre un ottimo assist al piede.
Jaco van der Walt trasforma solo la seconda ma la gara subisce la prima, vera scossa con i rossoneri che volano oltre il break (15-0). Non succede più molto e le squadre vanno a riposo con Edinburgh avanti di quindici punti e, nonostante tutto, in controllo della gara.
Deon Davids, head coach dei Kings, inserisce Tango Balekile al posto di Coetzee, che era rimasto a terra a fine primo tempo per un colpo subito in un raggruppamento. I sudafricani, come già successo in avvio di gara, provano a mettere subito in difficoltà Edinburgh ma i rossoneri, stavolta, sembrano entrati in campo più concentrati.
I Kings mancano la terza penal’touche della loro tutt’altro che entusiasmante gara, stavolta con Rudi van Rooyen e faticano, per i troppi errori commessi in fase di possesso, a costruire una credibile piattaforma offensiva da cui impensierire la difesa rossonera. Troppo povera la prestazione dei Southern Kings per poter pensare di tornare in patria con qualcosa nel carniere, anche contro una squadra, Edinburgh, stasera tutt’altro che precisa e “cinica”.
Buona la prova dell’ex Zebra, l’azzurro Dries van Schalkwyk, stasera schierato in seconda linea e in campo 68 minuti di pura sostanza, uno dei pochi positivi dei suoi.
Edinburgh muove ancora il tabellino al 49′ con van der Walt (18-0) chiudendo virtualmente il match ma se i rossoneri vogliono sperare di giocarsi la post-season devono spingere per cercare il bonus offensivo, distante adesso due marcature con mezz’ora ancora a disposizione.
La terza meta arriva al 57′ con Duhan van der Merwe, che schiaccia l’ovale sotto il Main Stand servito al largo dopo che gli avanti scozzesi avevano costretto in trincea i Kings per qualche fase. Van der Walt trasforma per il 25-0,
Il terreno di gioco, adesso davvero pesante, non aiuta i tentativi di Edinburgh di provare a mettere in campo giocate Sevens-style con Kinghorn (uno dei migliori in campo), Bennett (ottimo il suo rientro, considerando che quella di stasera è la sua prima gara in poco meno di un anno) e Fife. Ad un quarto d’ora dal termine di abbatta sul Myreside una shower violentissima che dura giusto il tempo di accompagnare la maul di Edinburgh oltre la linea di meta avversaria per la quarta volta, con il neo-entrato Fenton che ha l’onore di regalare ai rossoneri il punto di bonus offensivo.
Jaco van der Merwe trasforma (32-0), i Southern Kings nell’azione successiva riescono a trovare la meta con l’estremo Ntabeni Dukisa (che si incarica anche della trasformazione) ma non riescono a salvare la loro serata, anche perchè ad un minuto dal termine sono ancora gli scozzesi a trovare la via della meta con Fife.
Edinburgh arriva nel migliore dei modi al doppio-confronto europeo contro lo Stade Français, mentre i Kings raccolgono l’undicesima sconfitta consecutiva in altrettante gare giocate in Guinness Pro14 e devono sperare adesso di salvare la stagione nel doppio-derby sudafricano contro i Cheetahs. Al Myreside finisce 37-7.
Edinburgh Rugby: 15. Blair Kinghorn 14. Dougie Fife 13. Mark Bennett 12. Phil Burleigh 11. Duhan van der Merwe 10. Jaco van der Walt 9. Nathan Fowles 1. Jordan Lay 2. Stuart McInally (C) 3. Murray McCallum 4. Ben Toolis 5. Grant Gilchrist 6. Magnus Bradbury 7. Hamish Watson 8. Cornell du Preez
A disposizione: 16. Cameron Fenton 17. Elliot Millar-Mills 18. Matt Shields 19. Fraser McKenzie 20. Viliame Mata 21. Sean Kennedy 22. Chris Dean 23. Lewis Carmichael
Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: Gilchrist (27′), Kinghorn (30′), van der Merwe (57′), Fenton (70′), Fife (80′)
Trasformazioni: van der Walt (31′, 58′, 71′)
Punizioni: van der Walt (21′, 49′)
Marcatori Southern Kings
Mete: Dukisa (74′)
Trasformazioni: Dukisa (75′)
Punizioni:
di Matteo Mangiarotti
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